Il primo acquisto del Milan 2020/21 sarebbe, stando a quanto riportato dai media francesi e italiani nelle ultime ore, in dirittura d’arrivo. Si tratta di Pierre Kalulu, duttile difensore francese classe 2000 attualmente in forza al Lione, con cui nelle ultime due stagioni aveva giocava soprattutto tra le fila della formazione riserve, militante nel Championnat Amatuer (quarta divisione). A tutto ciò ha poi associato le gare di Youth League, equivalente della Champions League a livello Under 19, vestendo la fascia di capitano nelle sfide relative alla competizione in questione.
Un aspetto molto curioso relativo alla vicenda personale del ragazzo è legato a una famiglia in cui il mondo del calcio è da anni al centro delle vicende di casa. Pierre ha infatti due fratelli maggiori che hanno raggiunto discreti livelli nel professionismo: Aldo, classe 1996 esterno d’attacco dello Swansea (Championship), e Gèdèon (’97, Ajaccio). Con quest’ultimo il futuro rossonero condivide con la posizione in campo, motivo che li avrà sicuramente portati a confrontarsi su come comportarsi in campo in determinate situazioni.
Nonostante le qualità del ragazzo siano notevoli e riconosciute con svariate presenze e convocazioni anche dai ct delle Nazionali giovanili francesi, l’esordio in prima del ragazzo non è mai arrivato, nonostante sia nota da anni la grande attitudine a lanciare talenti del proprio settore giovanile da parte del club rodanese. Solo una, peraltro, la convocazione ottenuta in prima squadra negli anni da Kalulu, in occasione della gara giocata contro l’Amiens lo scorso 5 febbraio. In questo senso, quindi, l’investimento dell’area tecnica del Diavolo potrebbe essere visto come “a scatola chiusa”, visto che per lui l’esperienza a Milano rappresenterà una sorta di noviziato nel calcio professionistico.
Pur nascendo terzino destro, ruolo in cui ha svolto gran parte del suo percorso di formazione, in Youth League il ragazzo è stato schierato soprattutto da centrale, ruolo in cui ha potuto anche imporre la maggior esperienza rispetto a compagni e avversari, visto che era più anziano di uno o due anni rispetto alla maggioranza dei ragazzi impiegati nella competizione. Lo spostamento è probabilmente dovuto alla buona aggressività sull’uomo e alle doti di marcatura. Pur non essendo un gigante per i canoni del calcio moderno (184 cm), il bagaglio di Pierre contiene anche un’ottima propensione al gioco aereo, soprattutto per via di una buonissima elevazione. Ha molto lavorato sulla capacità di impostazione del gioco in questi mesi, aspetto in cui deve sicuramente migliorare anche in termini di pulizia e velocità delle proprie esecuzioni.
Se schierato da terzino è invece sfruttabile per la buona velocità di base di cui dispone, che gli permette di risultare abbastanza efficace lungo la corsia di destra. Non è comunque un giocatore di enorme spinta offensiva, visti anche i numeri realizzativi e di assist non particolarmente ricchi.
Ora resta quindi da capire come e in che posizione il Milan sceglierà di utilizzarlo, considerando anche il tipo di progetto tecnico che il fondo Elliott e l’Ad Gazidis sceglieranno di abbracciare a agosto, una volta terminata la stagione. Il profilo del giovane francese è stato frutto di lunghe relazioni dell’area scouting rossonera, molto attenta al territorio d’Oltralpe anche per via della nazionalità del capo degli osservatori Geoffry Moncada. Di certo c’è che l’investimento fatto sarà molto contenuto, visto che da via Aldo Rossi verseranno solo un piccolo premio di valorizzazione al Lione. A Kalulu invece, dopo le vacanze estive dovute allo stop del calcio in Francia, il compito di farsi trovare pronto agli occhi del prossimo allenatore, che dopo l’uscita di ieri dalla Coppa Italia molto difficilmente sarà Stefano Pioli...
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