La Francia ha sempre avuto un rapporto speciale con l’Europeo e forse non è un caso che la nazionale transalpina sia stata proprio la nazione che ha ospitato la prima edizione. Nella singola edizione ha avuto i due migliori marcatori di sempre e uno di questi è stato Antoine Griezmann che è già nella storia del massimo torneo continentale ma ha intenzione in questa edizione di migliorare ancora di più il proprio ruolino di marcia.
Nato a Mâcon lasciò molto presto la sua terra d’origine per trasferirsi in quella Spagna che ormai da quasi vent’anni è diventata la sua seconda casa e i primi a chiamarlo, quando aveva solamente quattordici anni, furono i baschi della Real Sociedad. A diciassette anni debuttò già in prima squadra diventando importante pedina di assoluto valore per la promozione della squadra in Liga non sentendo minimamente il passaggio in uno dei più importanti campionati del calcio europeo. L’Atético Madrid neocampione di Spagna del 2014 lo portò tra le proprie fila diventando uno delle principali figure dei Colchoneros per l’approdo della squadra in finale della Champions League 2016. Un suo errore fu però fatale, ma non si perse d’animo rimanendo colonna della squadra fino al 2019 quando decise di passare al Barcellona dove da allora vive un momento di declino della carriera.
In nazionale iniziò a essere preso in considerazione solamente nell’ultima parte della sua carriera con la Real Sociedad, ma colpì a sufficienza Deschamps per essere già convocato in Brasile per il Mondiale del 2014 e quattro anni dopo fece parte del tridente d’oro che contribuì in modo determinante alla vittoria del titolo massimo in Russia. Prima di trionfare a Mosca c’era però un Europeo da giocare tra le mura amiche dove la Francia si presentava ai binari di partenza come una delle grandissime favorite. Nella gara d’esordio contro la Romania i Bleus vinsero faticando fino all’ultimo minuto e Le petit diable rimase a secco, ma il primo gol ufficiale in un grande torneo non tardò ad arrivare. L’Albania alzò le barricate nella seconda partita riuscendo a chiudere ogni spazio non dando possibilità ai padroni di casa di sbloccare il risultato, ma una volta scoccato il novantesimo fu Griezmann a deviare di testa un cross dalla destra di Rami battendo Berisha per una rete che fece esplodere di gioia il Vélodrome di Marsiglia permettendo di ottenere una vittoria che ormai sembrava irraggiungibile. Fu il suo unico gol nella fase a gironi, ma quando le partite iniziarono a diventare incandescenti divenne l’uomo in più dei Galletti, già dagli ottavi di finale contro l’Irlanda. L’isola del nord Europa disputò una grandissima partita chiudendo il primo tempo in vantaggio e creando grandi grattacapi alla Francia, ma in tre minuti del secondo tempo Antoine ribaltò il mondo. Prima girò in porta con uno splendido colpo di testa un cross dalla destra di Sagna e subito dopo raccolse una perfetta sponda di Giroud per stoppare di sinistro e calciare all’angolino per il raddoppio che valse la qualificazione.
Decisamente più semplice e meno complicato invece il quarto di finale contro la rivelazione Islanda che nel primo tempo venne letteralmente presa a pallate dai Bleus che fecero il bello e il cattivo tempo con Griezmann che si limitò a calare il poker a fine primo tempo con un dolce pallonetto a tu per tu col portiere su bel lancio del compagno di reparto Giroud. L’apice del suo straordinario torneo arrivò però in semifinale quando ci fu la sfida più attesa di tutto l’Europeo, quella contro i campioni del mondo in carica della Germania. A Marsiglia c’era il pubblico delle grandi occasioni e i Galletti non delusero sbloccando il risultato a fine primo tempo con Le petit diable che dal dischetto non tremò e con un perfetto sinistro mise la palla all’angolino per l’1-0. Il Mannschaft provò a recuperare ma sbattè contro il muro chiamato Lloris e nella ripresa ecco il raddoppio. Pogba lavorò una grande palla sulla sinistra, Neuer andò in uscita per respingere di pugno, ma sulla palla morta in area di rigore si avventò immediatamente Antoine che toccò di sinistro per il 2-0 definitivo che corrispondeva al suo sesto gol nella competizione. In finale a Parigi tutti erano pronti al trionfo francese, con Griezmann che andò vicinissimo alla rete della vittoria con un grandissimo colpo di testa che venne però parato da Rui Patrício e il Portogallo sorprese l’Europa vincendo ai tempi supplementari.
Tra i diversi cannonieri che hanno segnato sei reti nel più importante trofeo continentale per nazioni, Le petit diable è l’unico ad averli segnati tutti in un’unica edizione, sfruttando così solamente sette partite, ma in questo 2021 sarà ancora una volta un titolarissimo e non sorprenderà se alla fine della competizione avrà migliorato ancora di più il suo già grande ruolino di marcia.
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