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Come migliorare una pessima stagione in tre minuti? Lo spiega Claudio Bravo…

Sarà che a trentaquattro anni si inizia ad invecchiare, ma il tunnel in cui era finito Claudio Bravo nel corso di questa stagione pareva sin troppo umiliante per un guardiano della porta di tale livello.
Quello che fino a pochi mesi prima era tra i dieci migliori mestieranti del ruolo di tutto il globo finiva per andare a scaldare la panchina dopo mezza stagione.

A chi non fosse pratico di Premier basti pensare che il portero del Cile era arrivato al Manchester City dopo aver ricoperto il ruolo di titolare del Barcellona. Per portarlo a vestire la maglia skyblue era stato sborsato dal City Group, società controllante il club, un assegno da ben 19,9 milioni di euro. Una cifra assai alta per un portiere, peraltro abbastanza avanti con gli anni

– Un flop in terra d’Albione Il rendimento in campo, purtroppo, non ha ripagato l’investimento fatto e le aspettative che c’erano sul suo conto.
Le prove negative, arrivate soprattutto nelle gare di Champions con Celtic e lo stesso Barça, hanno condizionato la stagione del “Condor Chico”.
Il rendimento di basso livello ha addirittura costretto Pep Guardiola a effettuare il cambio dell’estremo difensore ad inizio febbraio, con Bravo che è rimasto a guardare fino ad aprile.
La vittoria con l’Hull City dell’8 aprile lo vedeva ritornare coi galloni di titolare, ma solo per tre gare, visto che un problema al polpaccio lo ha costretto a chiudere anzitempo la carriera con il proprio club.

– La sera del riscatto Questa sera, però, la musica è stata di tutt’altro tipo. Tre rigori parati su tre ora ruberanno, come è normale che sia, la scena, ma non vanno dimenticate la bella uscita su Andrè Silva nel primo tempo e la respinta coi pugni in risposta alla bordata di Ronaldo.
Le sue prodezze faranno il giro del mondo, con la sua immagine che potrà essere parzialmente migliorata dopo una stagione assai buia.
Il suo futuro, a quanto pare, potrebbe essere lontano dal City, visto anche l’arrivo di Ederson dal Benfica, ma ieri sera questo pensiero non sarà stato, almeno crediamo, nella mente di Claudio Bravo.
La concentrazione ora andrà tutta alla finale, per poi andare a conoscere dove sarà l’eventuale futuro lontano da Pep Guardiola.

 

Filippo Maggi

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