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Michel Bastos: un nuovo futuro

In una notte difficile e piovosa, a tratti molto piovosa in quel di San Paolo si è riaccesa una luce Tricolor di nome Michel Bastos. Poteva essere la notte di Ganso, in forma smagliante in questo periodo, o di Calleri e Kelvin, due dei giovani più promettenti di tutto il Sudamerica che già hanno fatot benissimo in questa Libertadores. Oppure poteva essere dall’altra parte ancora una volta la notte di Robinho o Lucas Pratto che però ha visto sventolare una bandierina dopo essersi illuso di aver segnato il gol del vantaggio. Invece no. È stata la notte di Michel Bastos.

Era fondamentale vincere nell’andata in casa per la squadra del Paton Bauza per poter andare a Belo Horizonte con il jolly del gol in trasferta ancora più prezioso vista la rete inviolata di Denis.

È stata una prestazione super quella di Michel Bastos: non giocava nemmeno titolare ma già pochi secondi dopo il suo subentro il gol era nell’aria. Ci si aspettava il suo solito mancino violento che è arrivato ma ha solo accarezzato l’esterno della rete. Ha segnato come nessuno si immaginava, di testa, come i terzini (ieri ha giocato da esterno alto) come lui solitamente non fanno.

Poco importa come e perché era lì su quel calcio di punizione, lui la palla l’ha spizzata nel modo giusto e adesso è il San Paolo ad avere il destino nelle proprie mani.

Con un Bastos così si possono fare programmi sia per l’imminente Brasileirao che per un futuro in questa Copa Libertadores: terzini di spinta così validi ce ne sono pochi in giro per il Brasile e la sua capacità di variare la propria posizione sull’out di sinistra è un’arma decisamente importante per Bauza che può studiare più variabili.

La vera marcia in più che dà l’ex Roma alla manovra è l’ampiezza: sempre al posto giusto, sempre 5 metri a lato del compagno in modo da costringere il terzino avversario ad uscire e ad aprire la difesa. Questa è realmente la sua grande funzione che poi viene quasi dimenticata quando libera il suo mancino violento.

Ora il San Paolo ha una qualificazione in pugno (sarà comunque difficile andare a Belo Horizonte settimana prossima) e un Michel Bastos pronto a riprendersi la propria repuazione.

simonegamberini

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