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Metz, la permanenza in Ligue 1 è solo l’inizio

Difficile se non impossibile fare pronostici dopo due sole giornate di Ligue 1 ma quanto mostrato dal Metz nei primi 180 minuti della stagione è decisamente meraviglioso: pari esterno a Strasburgo e 3-0 secco al Monaco davanti agli oltre 19.000 del Saint-Symphorien che hanno accolto con entusiasmo il ritorno dei propri beniamini nella massima serie (la campagna abbonamenti si è chiusa con oltre dodici mila tessere vendute). In entrambe le sfide il denominatore comune porta il nome di Habibou Mamadou Diallo, attaccante senegalese classe 1995 già autore di tre reti. L’entusiasmo in città è arrivato alle stelle ed è più che comprensibile, la formazione di Hognon sta cercando di ritagliarsi il proprio spazio tra i grandi di Francia e se queste sono le promesse il futuro potrebbe sorridere ai granata.

Habibou Mamadou Diallo: le certezze del Metz passano dai suoi gol

Attaccante ma all’occorrenza anche esterno sinistro alto, Habibou Mamadou Diallo è senza dubbio uno dei giocatori più rappresentativi del Metz. Dopo aver chiuso la stagione 2018/19, quella della promozione in Ligue 1, con 26 gol (secondo nella classifica capocannonieri, Charbonnier ne ha realizzato uno in più) e 6 assist, il senegalese classe 1995 è pronto a prendersi le proprie responsabilità anche nella massima serie. Alla prima giornata ha realizzato la rete che ha permesso ai suoi di portare un punto via da Strasburgo e alla seconda ha regolato il Monaco con una doppietta. Diallo è arrivato in Francia direttamente al Metz, la squadra di Hognon ha stretto un accordo con diverse academy in Africa (in particolar modo in Senegal) che ha permesso loro di attirare sempre più giocatori del continente ‘nero’ e addirittura di schierarne otto dal primo minuto nella sfida del Saint-Symphorien. Questa formazione multietnica è naturalmente rappresentata da Diallo che sarà l’ago della bilancia per le fortune stagionali dei Granata.

Dove può arrivare il Metz?

Inutile dire che dopo le prime due settimane l’entusiasmo sia dilagante in tutta la regione della Lorena, però è altrettanto facile scendere dalle stelle alle stalle e Hognon deve essere abile a placare gli entusiasmi impedendo ai giocatori di sedersi sugli allori. Ovviamente l’obiettivo restano i canonici 40 punti per la salvezza ma con un inizio del genere c’è da sperare che il Metz possa puntare a qualcosa di più (nonostante la dirigenza ricordi a più riprese che la permanenza in Ligue 1 sarebbe un grande successo): realisticamente, qualora le cose dovessero continuare sui binari percorsi in questi primi 180 minuti, i granata possono puntare ad una posizione tra la decima e la quattordicesima per continuare un percorso di crescita che negli ultimi due anni la hanno saputo definire molto bene. Il motto della squadra è chiaro: sognare, ma con i piedi piantati al suolo. Però non ditelo ai tifosi perché per novanta minuti hanno saltato a ritmo dei cori degli ultras.

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