Tutto è bene quel che finisce bene ma i rischi che ha corso il Messico in questa partita contro la Nuova Zelanda sono stati davvero tanti. Osorio ha giocato d’azzardo scommettendo fin troppo su una partita che è stata meno semplice del previsto.
A riposo tutti i migliori, in campo chi non ha ottenuto minutaggio nella partita contro il Portogallo per conservare le energie in vista della gara contro la Russia. Le principali novità sono Talavera tra i pali al posto di Ochoa, Araujo e Alanis in difesa e il cambio quasi totale del pacchetto offensivo con Aquino e Damm sugli esterni, Giovani Dos Santos a inventare e la coppia Peralta-Jimenez (titolare anche con il Portogallo a Kazan) davanti in rifinitura.
Solo che la Nuova Zelanda non si è fatta burlare, ha giocato la sua partita e ha sognato per alcuni tratti di fare anche il risultato. Troppo molle e inconcludente il primo tempo messicano con il solo Aquino in grado di dare scossoni in attacco grazie alla sua incredibile rapidit nei cambi di direzione e ad un controllo di palla davvero eccezionale.
La sfida poi si mette sin dall’inizio su un clima abbastanza nervoso e ciò non favorisce il caldo temperamento dei giocatori di Osorio.
Passa in vantaggio la Nuova Zelanda che sfrutta al meglio un buco difensivo messicano: palla dentro per Wood che davanti a Talavera proprio non può sbagliare.
Il vero Messico torna a vedersi nella ripresa: le motivazioni di una Confederations Cup che può regalare grosse soddisfazioni cambiano radicalmente l’approccio alla aprtita dei tricolor che aumentano i ritmi intenzionati a ribaltare il risultato. Aquino diventa sempre più incisivo e Damm dall’altra parte rende imprevedibile anche il lato destro. Poi l’ingresso di Herrera regala quella grinta e quella qualità necesarie per affrontare questo tipo di partita.
Pareggia Raul Jimenez con un gol capolavoro: grande gol in torsione con il pallone che si insacca sotto all’incrocio dei pali. Poi dopo una frazone di gioco di ampia pazienza arriva anche il raddoppio con Oribe Peralta che sfrutta il meraviglioso lavoro di Aquino e appoggia in gol il più facile die palloni.
Finale nervosissimo con un’occasione incredibile divorata da Jimenez e un incrocio dei pali colpito dei neozelandesi. Si accende anche una caotica rissa perdonata dall’arbitro gambiano che invece di fare strage di rossi si limita a segnare sul suo taccuino solo due ammoniti.
Adesso il Messico è primo nel girone grazie ai gol fatti e avrà bisogno di almeno un pareggio nell’ultima partita contro la Russia per passare il turno. Ma i migliori hanno riposato e arriveranno molto più carichi rispetto ai padroni di casa che si sono spremuti questo pomeriggio con il Portogallo.
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