Svantaggio e rimonta, al Messico piace così: dopo il doppio recupero sul Portogallo e l’1-0 ribaltato alla Nuova Zelanda il Tri vince con la Russia dopo l’iniziale svantaggio e conferma il proprio grande carattere.
Un inizio difficile prima di chiudere in bellezza: i primi minuti messicani sono un caos incontrollabile in cui anche una Russia priva di eccessive qualità riesce a fare una bella figura. Prima un calcio di rigore negato dalla VAR (decisione quantomeno opinabile), poi un palo su un tiro dalla distanza di Smolov fino ad arrivare al meritato gol del vantaggio firmato da Samedov.
Ma la situazione di svantaggio in questa Confederations Cup è più uno stimolo che un problema per il Messico. Più passano i minuti e più i ragazzi di Osorio trovano la fiducia per andare avanti: il centrocampo carbura con evidente impatto tanto che sia Herrera che Guardado iniziano a dominare la scena. Poi il Chicharito lavora da punta vera anche fuori dall’area e favorisce il gioco globale della squadra.
Arriva il pareggio abbastanza fortunoso di un Araujo che aveva tutt’altro che ben figurato fino a quel momento ma la fortuna lo assiste e la sua torre di testa diventa una parabola imprendibile per Akinfeev.
Ma il Messico come detto cresce progressivamente fino a diventare l’unica squadra in campo. più squadra, più gruppo, più qualità. Serve un gol per mettere al sicuro la qualificazione visto che sull’altro campo il Portogallo fa chiaramente capire che per il primo posto non c’è speranza.
E il gol arriva seppur in modo ancora fortunato: un lancio di Herrera apparentemente lungo manda in porta Lozano (alla prima presenza nel torneo) che sfrutta la debacle assurda e comica di Akinfeev e di un suo compagno e con un colpo di testa in anticipo il Chucky porta in vantaggio la Tricolor e mette a segno il suo terzo gol in nazionale.
Arriverà anche il 3-1 di Moreno su un assist fantastico di Guardado ma la VAR negherà al nuovo acquisto della Roma il secondo gol in questo torneo.
Finisce sul 2-1 e il Messico passa da seconda nel girone: dovrà aspettare domani per sapere chi affronterà tra Cile e Germania (salvo clamorose sorprese) in semifinale ma i segnali che arrivano da questo girone sono assolutamente incoraggianti e nel caso ci dovesse essere un ulteriore crescita all’interno del torneo allora sì che Osorio potrà sognare in grande.