Ci si aspettava una reazione dal Barca (e da parte di Messi), non solo per le dichiarazioni (dimissioni) di Luis Enrique in settimana che ha attirato pressioni sul team blaugrana, ma soprattutto sulla rinnovata possibilità di raggiungere il primo posto anche dopo la vittoria del Real Madrid per 4 a 1 in casa dell’Eibar. Al Camp Nou si presenta il Celta Vigo nono, avversario temibile in contropiede con la stella Iago Aspas.
Neymar-Messi: un’altra velocità
Non che il Celta abbia opposto reiterate opposizioni a due dei tre interpreti del tridente offensivo barceloneta, ma la forza d’urto prima di Neymar con i primi 20 minuti da oggetto non identificato sono qualcosa da far vedere agli esteti del calcio: accelerazioni improvvise, movimenti perfetti dietro la linea dei centrocampisti ne fanno un pericolo pubblico; la sua fluidità anche nell’accentrarsi e servire gli inserimenti di Rakitic e Rafinha hanno reso spettacolare la sua partita. Messi si accende a sprazzi nel flipper impazzito che è il possesso palla blaugrana, ma quando lo fa mostra opere d’arte surrealiste come il primo goal, dove parte da centrocampo e salta due uomini, per concludere dai 20 metri con un sinistro velenoso che si insacca alle spalle di Alvarez: per il secondo goal diventa assist man di fino per la carezza vellutata di Neymar. Nel secondo tempo partecipano nel giro di due minuti alla festa del gol anche Rakitic (con un tocco sotto le gambe del portiere) che Umtiti liberato da un passaggio illuminante di Messi. I binari del treno Barcellona sembrano portare tutto verso una goleada quando Messi mette la sua firma sul 5 a 0 grazie ad una discesa elegante sulla sinistra, terminata con il rientro sul sinistro e palla alle spalle di Alvarez.
Sacco da boxe chiamato Celta Vigo
Che ci si aspettasse di più era comunque ragionevole, ma il Celta non ne ha avuto neanche la possibiltà, sia nel primo che nel secondo tempo. Se nel primo tempo i ragazzi di Berizzo non hanno avuto nemmeno l’occasione di toccare palla, se non per qualche iniziativa personale di Bongonda che riesce a fare ammonire Busquets, nel secondo tempo ci si aspettava una reazione caratteriale dal duo Aspas-Guidetti, purtroppo mai arrivata. Squadra tecnicamente troppo limitata rispetto alla compagine che avevano di fronte.
Risultato finale: 5:0
Una delle prove più brillanti di quest’anno per la squadra di Luis Enrique, che ha mandato un messaggio alla compagine francese del Paris Saint German di Emery: la sfida per gli ottavi di Uefa Champions League non è ancora stata chiusa del tutto, perché un Barcellona così potrebbe riuscire nel tentativo quasi impossibile di segnare una manita come stasera in casa senza subire reti. Arriva subito uno striscione all’80° da parte del pubblico blaugrana a ricordarlo, che sarà una notte speciale.
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