Sarà dunque Mauricio Pellegrino il nuovo manager del Southampton, il 45enne tecnico argentino ha firmato un triennale. La dirigenza dei Saints conferma la propria filosofia affidando ancora una volta la panchina ad un tecnico straniero; dal 2013 infatti si sono avvicendati solo allenatori non inglesi, da Pochettino a Ronald Koeman, da Puel fino ad arrivare ad un’altro argentino come Pellegrino. L’ultimo manager britannico alla guida del Southampton rimane Nigel Adkins dal 2010 al 2013. Per Pellegrino si tratta dell’ennesimo ritorno in Premier League dopo l’esperienza da giocatore nel Liverpool di Benitez nel 2005, e quella da vice allenatore proprio a servizio del tecnico spagnolo sempre con i Reds dal 2008 al 2010.
L’ex difensore sudamericano ha appeso le scarpe al chiodo nel 2006 con la maglia dell’Alaves dopo una carriera rispettabilissima condita da prestigiosi successi specialmente in patria con Velez Sarsfield e poi col Valencia, ma anche la soddisfazione di vincere la Liga con il Barcellona di Van Gaal. Unica macchia rimarrà senza dubbio il rigore decisivo sbagliato nella finale di Champions League a Milano nel 2001 che costò la sconfitta al Valencia di Benitez e consegnò il successo al Bayern Monaco.
Dopo gli anni da apprendistato nelle vesti di allenatore in seconda, Pellegrino ottiene la prima panchina tutta sua nel 2012 proprio nell’amata Valencia, ma le cose non vanno troppo bene e dopo soli 5 mesi di lavoro viene esonerato dal club spagnolo. Smaltita la delusione del licenziamento il tecnico argentino ritorna in Argentina alla guida di Estudiantes prima e Indipendiente poi, senza però ottenere risultati di rilievo. Così a luglio dello scorso anno arriva l’ennesima chiamata da una squadra già conosciuta seppur nel ruolo di calciatore: l’Alaves. A differenza della prima e poco fortunata esperienza in Spagna, la stagione in terra basca si rivela quasi trionfale col nono posto al termine della stagione e con la finale della coppa di Spagna persa contro il Barcellona. L’ottimo lavoro svolto durante l’anno non passa inosservato, e la dirigenza del Southampton decide di scommettere su di lui, un po’ come aveva fatto all’epoca per Mauricio Pochettino reduce da ottime stagioni con l’Espanyol. Forse l’ennesimo azzardo dei Saints, ma anche la consapevolezza nel puntare su un tecnico che conosce bene la Premier League, e che vuole arrivare al risultato attraverso il gioco. Pellegrino dovrebbe affidarsi al 4-2-3-1, in questo senso saranno fondamentali ora le sue linee guida sul mercato che non è ancora decollato. Ad oggi sembra alquanto proibitiva l’impresa di trattenere Virgil Van Dijk uno dei pezzi pregiati del mercato inglese, richiesto da tutti i top club con Chelsea e Manchester City pronte a fare follie per acquistarlo. L’altro giocatore a rischio cessione è Dusan Tadic,ma in questo caso le speranze di riuscire a trattenerlo sono maggiori rispetto al difensore olandese. Negli ultimi anni il Southampton ha sempre venduto i suoi gioielli incassando cifre importanti, ma è anche riuscito ad reinvestire i soldi ottenuti dalle cessioni con oculatezza rimanendo competitivo. La speranza del nuovo manager è che si confermi questa tendenza per poter mettere le basi di un progetto che possa consentire ai Saints di continuare ad essere una consolidata realtà della Premier.