Una decina di giorni fa il Barcellona ha reso ufficiali i numeri di maglia per la stagione 2020/21. La rosa, composta da ventiquattro elementi, da Ter Stegen a Junior Firpo, è stata ampiamente rinnovata e il monte ingaggi alleggerito, sostituendo i campioni del passato con alcune giovani promesse. Prima di incontrare l’anomalia nei dorsales blaugrana, l’occhio si ferma inevitabilmente sul numero quattro, sul sei, sull’otto e sul nove, domandandosi come possa essere avvenuto il passaggio da calciatori come Rakitic, Xavi, Iniesta e Suarez ad Araujo, Aleña, Pjanic e Braithwaite. Poi, con inevitabile perplessità ci si chiede: ma chi è il numero 19?
Our 2020/21 first team squad numbers are set! 💪🔵🔴 pic.twitter.com/MeFcJPDyN8
— FC Barcelona (@FCBarcelona) October 6, 2020
Matheus Fernandes Siqueira nasce a Itaboraí, comune nello stato di Rio de Janeiro, il 30 giugno 1998. Cresciuto nel Botafogo si trasferisce al Palmeiras nel gennaio 2019. Con il Verdão le presenze sono undici in un anno, un bottino non proprio da trasferimento europeo. Eppure Matheus in Europa ci arriva, entrando inspiegabilmente a far parte del Barcellona. Il 31 gennaio 2020 il club catalano comunica l’acquisto del brasiliano per sette milioni di euro più bonus e lo gira in prestito al Valladolid.
Con i Pucelanos gioca 166 minuti in un totale di tre gare. Non è certo fondamentale al raggiungimento della salvezza, ma lascia comunque un buon ricordo. Il ricordo di un mediano alto, bravo nel filtro davanti alla difesa a cui aggiunge una discreta abilità nella costruzione del gioco. Con il Barça quindi sta per concludere il suo primo anno dei cinque di contratto siglati a gennaio scorso (con una clausola di 300 milioni di euro). Tuttavia su Matheus Fernandes resta un alone di mistero dovuto principalmente al fatto che il centrocampista non è mai stato presentato.
Il Barcellona lo ha intervistato solo l’undici agosto, inserendolo nella lista di cui sopra il 6 ottobre tra lo stupore generale. Qui uno stralcio dell’intervista in cui afferma che il suo idolo è Sergio Busquets e che gli piacerebbe vincere titoli e chiudere la carriera in catalogna. Frasi di routine che però suonano abbastanza comiche per chi non ha mai ancora avuto la chance di camminare sul prato del Camp Nou.
❝ENTREVISTA❞ | @_matheusf 🔵🔴
🔊 "Mi ídolo es Sergio Busquets"— FC Barcelona (@FCBarcelona_es) August 11, 2020
Un aneddoto che aumenta la perplessità su Matheus Fernandes riguarda il come è stato ingaggiato il ragazzo brasiliano. Protagonista Eric Abidal, casualmente licenziato una settimana dopo la pubblicazione dell’intervista. Come si evince da alcune dichiarazioni rilasciate da Alexandre Mattos, direttore sportivo del Palmeiras, il Barcellona era sulle tracce di un altro giocatore: Dudu, oggi in prestito al Al-Duhail. Su invito del Ds dei brasiliani Abidal viene invece chiamato al centro sportivo per assistere a un allenamento delle riserve. Semplificando: Mattos indica il numero 35, il Barça inizia a seguirlo e lo acquista per circa dieci milioni di euro. Sarà il tempo a rivelarci se Matheus Fernades sia stato una scoperta illuminante e l’ennesimo abbaglio della gestione folle degli ultimi anni.
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