In Spagna ne sono certi, Antoine Griezmann potrebbe essere la punta di diamante del Manchester United 2017/18, orfano del lungo degente Zlatan Ibrahimovic. Il trasferimento è ovviamente ancora in fase embrionale e potrebbe trovare diverse difficoltà lungo il tragitto ma gli enigmi che più ci turbano riguardano la posizione in campo e il possibile adattamento alla nuova realtà. In questo articolo abbiamo avuto modo di ripercorrere la carriera del francese e immaginare la sua posizione in campo alla corte dei Red Devils.
Dalla Real all’Atletico, la storia del Petit Diable (di Massimiliano Perego) – Antoine Griezmann nasce a Mâcon il 21 marzo del 1991 ed all’età di 14 anni viene ingaggiato da quella che sarebbe poi diventata la squadra che lo lancerà nell’elite del calcio mondiale, la Real Sociedad. Con la maglia dei Txuri-urdin attira a se gli occhi di molte big d’Europa grazie ai 46 gol realizzati in 180 presenze totali ed è proprio una delle squadra più importanti ad acquistarlo nel 2014, l’Atletico Madrid, dove attualmente vanta un ruolino di marcia davvero invidiabile fatto di 60 reti in 109 presenze totali. Antoine è un calciatore che racchiude perfettamente il concetto di attaccante moderno, la sua rapidità d’esecuzione, unita ad un fiuto del gol da centravanti puro, fanno si che il numero 7 colchonero sia uno dei giocatori più temuti dalle difese avversarie. Grazie ad un’intelligenza tattica da veterano, Griezmann riesce sempre a farsi servire dai compagni per poi, a volte arretrando per aiutare la squadra a costruire il gioco, a volte attaccando la profondità con velocità e tempismo, concludere, nella maggior parte delle volte con un gol, la mole di gioco dell’Atletico Madrid. Il suo ruolo in campo è quello di seconda punta e non fa differenza chi sia il suo partner d’attacco visto che ha dimostrato di trovarsi bene sia con Fernando Torres che con Kevin Gameiro, due giocatori molto diversi tra di loro.
Il profilo giusto per il Manchester United (di Ada Cotugno) – Caratteristiche sicuramente da grande campione quelle di Griezmann che si sposerebbero al meglio col progetto cominciato dal Manchester United proprio in questa stagione grazie ai dettami di Mourinho. Con i suoi 26 anni, l’attaccante francese si incastra al meglio con la giovane e talentuosa linea dei Red Devils, costretti a rinunciare al pezzo pregiato Zlatan Ibrahimovic per tutta la prima parte del campionato, senza considerare una sua eventuale (e neanche così tanto insolita) partenza verso altri lidi. È proprio al posto del colosso svedese che Griezmann potrebbe adattarsi meglio: al Petit Diable le doti da leader non mancano di certo, così come le grandi capacità che lo hanno portato ad essere uno dei giocatori più seguiti del panorama europeo, accostato insistentemente alla grandi big dei vari campioanti. Nel 4-3-3 di Mourinho a Griezmann spetterebbe il compito di punta centrale, ruolo che lo valorizza maggiormente specie con a supporto due come Martial e Mkhitaryan, veri e propri capisaldi dello United in questa stagione. Attenzione anche alle variazioni di modulo: il francese si andrebbe ad inserire alla perfezione anche in un inusuale 3-5-2, affiancato sempre dal connazionale Martial, oppure all’inedito 4-2-3-1 come unico riferimento avanzato da innescare per beffare in velocità le difese avversarie. Il talento di Griezmann insomma ben si presta alle diverse soluzioni adottate dal Manchester United nel corso di questa stagione, aumentando ancor di più il potenziale di una squadra dall’organico già stupefacente.
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