Non c’è storia nel derby di Manchester, neanche con un Cristiano Ronaldo in più. La stella portoghese non basta allo United per evitare la sconfitta contro i cugini del City, guidati nell’ennesima partita perfetta da Pep Guardiola che dopo l’errore contro il Crystal Palace non sbaglia la sfida più sentita di tutte. L’autorete di Bailly e il gol di Bernardo Silva arrivato a fine primo tempo bastano ai Citizen per mettere il loro vessillo sulla città e rimettere in discussione la panchina di Ole Gunnar Soskjaer.
La sconfitta sottolinea un dato clamoroso: quando Cristiano Ronaldo non segna, il Manchester United non vince. E non è soltanto un modo di dire per sottolineare il grande impatto del ritorno dell’ex Real Madrid, ma diventa una realtà quasi preoccupante per una squadra che sembra non avere sbocchi. Ruben Dias e John Stones hanno aiutato Ederson a tenere inviolata la porta nonostante l’attacco stellare dei Red Devils, al quale nella ripresa si è aggiunto anche Sancho. Tutto inutile, perché i gol del portoghese non sono arrivati, così come i tre punti. Il trend diventa preoccupante allargando l’analisi alle altre partite giocate in questo campionato.
Cristiano Ronaldo ha esordito con la doppietta al Newcastle, battuto per 4-1, e si è ripetuto nella partita successiva con il gol che ha fatto partire la rimonta contro il West Ham. Poi cinque giornate di buio totale, dove non è riuscito a lasciare il suo segno: in quelle partite lo United ha trovato tre sconfitte (tra cui quella pesantissima per 5-0 contro il Liverpool) e un solo pareggio contro l’Everton. 11 punti pesi nel giro di pochissimo tempo che non hanno compromesso del tutto la classifica, dato che i Red Devils sono attualmente quinti e a -9 dalla vetta, ma hanno lasciato strascichi pesanti soprattutto all’interno dello spogliatoio. Il ruolo di Solskjaer è stato ristabilito soltanto dopo la bella vittoria per 3-0 contro il Tottenham, dove Cristiano Ronaldo è tornato a brillare con un gol e un assist prima di sparire nuovamente in occasione del derby contro il Manchester City.
L’equazione allora diventa molto semplice: se non segna il portoghese i tre punti in campionato non arrivano e di certo non è una bella notizia per i tifosi dello United che fino a qualche anno fa potevano contare sulle reti decisive di un discreto pacchetto di giocatori, a cominciare da Bruno Fernandes. La rotta dettata da questa statistica non è rassicurante, soprattutto perché a 36 anni Cristiano Ronaldo potrebbe non essere più la macchina da gol dei tempi d’oro, un grande problema per i Red Devils diventati CR7-dipendenti.
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