Dalla ricerca di trofei come calciatore alla ricerca di Dio nelle vesti di prete: questa è la particolare storia di Philip Mulryne, ex giocatore tra le altre di Manchester United e Norwich passato dal calcare i più bei campi da gioco di tutta la Premier League ad aiutare le persone più bisognose della sua numerosa comunità cattolica.
Riservato e orgogliosissimo del suo voto di povertà, padre Philip (o meglio l’ex centrocampista Mulryne) ha creato grande scalpore nel mondo del calcio a causa della sua inusuale trasformazione, che affonda le sue radici proprio nello sport che lo ha visto protagonista dalla fine degli anni ’90 al 2008, anno in cui ha deciso di appendere le scarpette al chiodo per seguire pienamente la sua vocazione.
La carriera di Mulryne è da sempre stata controversa: dopo aver condiviso per diversi anni lo spogliatoio con personalità come David Beckham e Roy Keane tra le fila del Manchester United (dove però ha trovato pochissimo spazio), l’ex centrocampista nordirlandese è riuscito ad affermarsi tra le fila del Norwich riuscendo a totalizzare ben 161 presenze nella massima serie inglese.
E dire che padre Philip nelle vesti di calciatore era tutt’altro che un santo: lusso sfrenato a parte, Mulryne passò alla ribalta dopo essere stato allontanato dalla sua nazionale per aver abbandonato il ritiro ed essersi ubriacato, vizio che lo ha accompagnato per tutta la sua controversa carriera calcistica, costellata da tanti momenti di debolezza. E allora cosa ha portato l’ex giocatore ad abbandonare tutto per inseguire la parola di Dio? Tutto è cominciato quando, dopo il ritiro dal calcio giocato, Mulryne prestava servizio presso un centro di aiuto per senzatetto e alcolisti. Proprio in quel periodo qualcosa è cambiato nell’animo del nordirlandese: dare una mano a chi ne aveva bisogno era ciò che lo rendeva più felice, tanto da portarlo a seguire un percorso durato otto lunghi anni per diventare a tutti gli effetti un sacerdote.
Nonostante tutto però l’amore per il calcio resta immutato: padre Philip segue ancora con piacere la sua nazionale e tutte le partite di Manchester United e Norwich, le squadre che lo hanno lanciato nel grande calcio e che più di tutte gli sono rimaste impresse nel cuore.
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