L’Old Trafford è pronto a indossare il vestito migliore, a Manchester si affrontano non solo due squadre rivali da sempre ma due modi di concepire il calcio diametralmente opposti: it’s derby time, United VS City. Mourinho contro Guardiola. Chiamatela come preferite, noi di Footbola, però, abbiamo cercato di unire le due formazioni per creare un undici di partenza ideale, sfruttando il modulo disegnato dal tecnico portoghese per i suoi Red Devils: 4-2-3-1. Ovviamente, è stato escluso Aguero che la Football Association ha deciso di squalificare per aver colpito con una gomitata un avversario nell’ultima sfida di Premier League.
Tra i pali c’è l’estremo difensore dei padroni di casa, De Gea: il portiere spagnolo è uno dei migliori nel suo ruolo e Caballero non può sicuramente ostacolare la sua scelta né tantomeno Bravo, arrivato da poco e ancora in fase di ambientamento. La difesa a 4 si divide a metà: a sinistra c’è Luke Shaw tornato alla grande dopo il brutto infortunio subito nella gara della scorsa Champions League contro il PSV Eindhoven, al suo fianco c’è una delle rivelazioni di questo avvio di stagione, Bailly, che ha strappato il consenso anche degli addetti ai lavori d’oltremanica dopo delle ottime prestazioni , iniziate con la sfida contro il Leicester City nel Community Shield; a destra, invece, Sagna ha la meglio su Valencia, Guardiola ha chiesto nuovi incarichi al laterale francese che finora ha risposto presente, al centro ci sarà invece Stones, pagato oltre 50 milioni dai Citizens, giocatore che tanto piace al tecnico spagnolo e sul quale ha disegnato la sua difesa. Menzione speciale anche per Fernandinho che nel nuovo corso del City ha occupato un ruolo piuttosto particolare: mediano in fase di non possesso e terzo centrale di difesa quando la squadra imposta da dietro (con i terzini che vanno ad occupare la posizione lasciata dal brasiliano).
La linea che separa la difesa dalla trequarti offensiva è composta da un giocatore decisamente fondamentale per la sua squadra, David Silva, e uno che lo diventerà molto presto, Paul Pogba. Guardiola ha spostato lo spagnolo nel ruolo di mezz’ala affidandogli costantemente il pallone in zona offensiva: i risultati sono sotto gli occhi di tutti, l’iberico è stato costantemente tra i migliori in campo e ha partecipato a molte delle più pericolose occasioni da gol della squadra. Il centrocampista francese, invece, è arrivato a Manchester carico di aspettative e con la nomina del giocatore più pagato di sempre: finora non è stato il migliore della squadra, è ancora alla ricerca della condizione fisica migliore a causa dell’Europeo terminato solamente a Luglio. Ciò nonostante, il transalpino ha scalzato subito nelle gerarchie Herrera andando a schierarsi vicino a Fellaini.
La trequarti offensiva è principalmente a tinte Citizens eccezion fatta per Wayne Rooney che sembra essersi adatto bene al ruolo di trequartista, alle spalle dell’unica punta schierata da Mourinho, Zlatan Ibrahimovic. Il capitano della selezione inglese è capace di fare entrambi le fasi e con un ottimo rendimento. Sulla corsia di sinistra c’è uno dei nuovi acquisti del City: Nolito. L’ex Celta Vigo ha dimostrato di aver raggiunto il pieno della sua maturità e dopo l’ottima stagione in Liga e ha iniziato nel migliore dei modi anche in Premier League. La scelta più difficile è stata quella riguardante la fascia destra: Sterling e De Bruyne meritavano entrambi di essere nella formazione titolare ma abbiamo deciso di premiare il belga grazie alle sue qualità in fase di palleggio; menzione speciale, appunto, anche per il laterale britannico che sembra rinato con Guardiola in panchina e che ha giustamente meritato il titolo di miglior giocatore d’Agosto della Premier League.
Con un solo giocatore a disposizione per il reparto offensivo e la contemporanea assenza di Aguero, la scelta non poteva che ricadere su colui che si è autoproclamato Dio di Manchester, Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese non ha bisogno di presentazioni ma per alimentare l’attesa intorno a questo derby ha deciso di provocare il portiere avversario, Bravo, regalandogli una maglia della sua nuova linea di abbigliamento: irriverente o meno, questo è Ibra l’attaccante che tutti vorrebbero, eccezion fatta per Guardiola che se lo troverà faccia a faccia dopo gli spiacevoli trascorsi al Barcellona.