Nella nuova epoca della Premier League nessuna rivalità è mai stata così importante come quella nata negli ultimi anni tra Manchester City e Liverpool. Il calcio dal sapore antico della First Division ha lasciato spazio da 30 anni a un nuovo corso che forse sta vivendo il suo apice proprio in questa stagione. Senza retorica possiamo affermare che Pep Guardiola e Jurgen Klopp hanno dato vita a un dualismo perfetto, degno dei migliori Clásicos che la Liga ci ha offerto nel decennio 2009/2019.
Mai nessuno prima di oggi era riuscito a stabilire un testa a testa così avvincente: ci hanno provato Manchester United e Arsenal dal 1996 al 2004, con otto titoli contesi e suddivisi fino alla fine, ma nessuno scontro diretto di fine stagione aveva avuto peso specifico e inoltre è mancato anche il testa a testa in Champions League a certificare l’importanza capitale della rivalità. E anche la contesa tra i cugini di Manchester ha perso vitalità da quando Sir Alex Ferguson ha abbandonato la panchina dello United e gli sceicchi hanno reso il City una delle squadre più ricche d’Europa.
Ma era un altro calcio, appunto, e lo è stato finché Guardiola non ha deciso di accettare la sfida inglese e si è scontrato contro la scuola tedesca guidata da Klopp, con il suo calcio rock and roll che ha fatto rinascere il Liverpool. E quest’anno lo scontro diventa ancora più importante se si pensa che in palio c’è molto di più di un campionato: il Manchester City insegue il Triplete, ma soprattutto quella Champions League che negli ultimi anni è riuscito soltanto a sfiorare; i Reds invece potrebbero potenzialmente chiudere la stagione con quattro titoli. Non ci sarà una rivalità storica e accesa come accade contro lo United o in uno dei tanti derby che caratterizzano la città di Londra, ma la Premier League si è elevata a una dimensione più europea, diversa da ciò che è sempre stata.
Ma anche in una rivalità “nuova” ci sono trascorsi che ancora oggi vengono rivendicati. Uno fra tutti il passaggio di Raheem Sterling al 2015, un vero e proprio torto commesso ai danni del Liverpool che sperava di poter far crescere in casa un futuro campione, dato che all’epoca l’inglese era tra i prospetti più promettenti del panorama europeo. E poi ancora il campionato vinto dai Citizen per un punto, il botta e risposta continuo da parte dei due allenatori e i record che macinano le due squadre individualmente, senza però perdersi mai di vista. Dall’agosto del 2018 il City ha conquistato 338 punti sui 432 disponibili, i Reds appena uno in meno.
E come se questo non bastasse, molte fra Liverpool e City potrebbero essere inserite tra le migliori 10 partite della storia della Premier League, come ad esempio il 2-2 trovato nella gara d’andata di questo campionato. Per non parlare poi delle evoluzione tattiche che sono riuscite a regalare al calcio inglese e dei giocatori che adesso sono fra i top al mondo come Salah, De Bruyne, van Dijk e Cancelo. Tutti insieme saranno protagonisti di un altro atto, il primo di tre che si giocherà tra campionato e FA Cup, senza considerare i possibili scontri che potrebbero nascere anche in Premier League.
Sarà l’ennesima fenomenale sfida tra i due colossi inglesi che potrebbe regalarci uno spettacolo mai visto prima, come nel 2018/19 ma portato a un livello superiore in termini di qualità degli interpreti e gioco offerto. E sarà davvero impossibile da perdere perché diventerà il punto più alto mai raggiunto nella storia della Premier League.