Negli ultimi giorni di mercato il Mainz ha messo a segno il colpo Quaison dal Palermo. Andiamo a scoprire come può inserirsi il talento svedese nella realtà della Bundesliga.
Molto spesso nel mercato si criticano i movimenti delle società, colpevoli di non prendere mai ciò di cui realmente hanno bisogno. Non è il caso del Mainz che, negli ultimi giorni del mercato invernale, ha messo a segno il colpo giusto da regalare ai propri tifosi; i Nullfünfer, infatti, hanno acquistato Robin Quaison dal Palermo. Il talento svedese è il profilo perfetto per il sistema di gioco adottato da Martin Schmidt. Il modulo con cui il Mainz affronta le partite è un 4-2-3-1 molto offensivo; questo schema è perfetto per Quaison che andrà a fare concorrenza a Fabian Frei nel ruolo di rifinitore alle spalle della punta. Un ruolo che ha dimostrato di saper ricoprire alla perfezione insieme a Nestorovski a Palermo, dimostrando in Italia di essere uno dei migliori a giocare tra le linee dopo un anno e mezzo di “crisi d’identità” con tanti cambi nello scacchiere tattico rosanero, giocando da mezzala a trequartista, passando per ala ed esterno di centrocampo. Rapido nel pensare la giocata riesce sempre a spostarti la palla all’ultimo secondo per poi mandare in porta i propri compagni (delle sue giocate potranno sicuramente beneficiarne l’attaccante di riferimento, Yoshinori Muto) ma anche i due esterni (Samperio e Öztunalı) abili negli inserimenti. Un ottimo acquisto per il Mainz che completa la propria rosa con un pezzo pregiato e, nonostante sia molto difficile, può provare la rincorsa all’Europa League (il sesto posto è occupato dall’Herta Berlino e dista otto punti)
Su Quaison, però, bisogna fare qualche considerazione non guardando soltanto gli aspetti positivi. Non è tutto oro quello che luccica, per un ventitreenne girovago che nella sua carriera ha già giocato in tre campionati diversi. L’età gioca a suo favore, il carattere un po’ meno: Quaison ha un carattere gelido come le sue origini svedesi, introverso e che regge con difficoltà la pressione. Le ultime settimane non fanno testo, visto che in passato lo svedese ha dimostrato di andare in crisi quando la pressione, la concorrenza e le difficoltà aumentano. Palermo non è certamente l’ambiente ideale (sopratutto negli ultimi anni) e lui ha bisogno di giocare con tranquillità e senza avere a che fare con una tifoseria esigente ed è per questo che il Mainz si rivela l’esame vero per la carriera del giocatore. Quaison è ad un bivio, età e qualità sono dalla sua parte: dalla Germania può iniziare la parabola crescente di una stella del nord.
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