Fino a qualche anno fa, Maher, olandese di origine marocchine, era ritenuto uno dei talenti più cristallini del calcio olandese. Il ragazzo, dopo aver vestito la maglia dell’Az, è approdato al Psv di Cocu che lo ha schierato da titolare sin dal primo anno. Appena si sono accostate le voci di un possibile interessamento del Milan è apparsa una foto hot che lo ha allontanato dai campi di calcio. Il club di Eindhoven, seccato da questa pubblicità, ha deciso di cederlo in prestito in Turchia, per far spegnere il polverone. Il ragazzo, all’Osmanlıspor, sta dimostrando di non aver perso la classe e la tecnica che lo avevano contraddistinto in Olanda, portando la società a qualificarsi per i sedicesimi di finale, chiudendo il proprio girone come prima. Andiamo ad analizzare la storia del centrocampista, dai primi calci fino alla prestito in terra turca, passando per lo scandalo che ne ha cambiato la vita calcistica…
Adam Maher nasce nel 1993 in una piccola città del Marocco, ma si trasferisce immediatamente con i suoi genitori in Olanda. Proprio nei Paesi Bassi inizia a coltivare la sua passione per il calcio nelle giovanili del SV Diemen nel 1998. Tre anni dopo cambia maglia, vestendo quella dell’AVV Zeeburgia. Nel 2004, tenta un provino con l’Az Alkmaar e lo passa a pieni voti venendo tesserato dalla società biancorossa. Nel club inizia la sua trafila dalle giovanili fino ad approdare nella primavera. Il debutto con la prima squadra giunge nel 2010, all’età di 17 anni, quando subentrerà contro il Bate Borisov in un match di Europa League. L’esordio viene coronato anche con un gol che lo renderà il calciatore olandese più giovane ad aver segnato in una competizione europea.
Maher piace al suo allenatore e si impone per l’ottimo temperamento, la grande tecnica e la velocità di dribbling e di pensiero. Nel 2011-2012, il tecnico, decide di puntare su di lui schierandolo 52 volte in tutta a stagione. Il ragazzo sembra non accusare la pressione e nonostante il ruolo da centrocampista mette a segno 11 centri (5 in Eredivisie, 3 in coppa nazionale, 3 in Europa League). Nell’anno seguente i numeri scendono con 39 presenze e 10 reti, ma l’avventura in Europa League è molto più breve. Il giovane si conferma un centrocampista di ampia duttilità: pronto a fare l’interno di centrocampo o il mediano. Dai suoi piedi partono la maggior parte delle azioni con velocità e precisione. Il tecnico lo ha collocato al centro del gioco e, nonostante questo ruolo, non disdegna la fase d’interdizione, interrompendo la maggior parte delle offensive avversarie.
L’Az fa scoprire il talento all’Eredivisie e Cocu lo richiede al Psv. Il club di Eindhoven sborsa 8 mln di euro per Maher che, nell’estate del 2013, si trasferische al Philip Stadion. Nella prima gara di campionato arriva il debutto, con una vittoria contro il Den Haag pe 3-2. Durante il 2013-2014 esordisce anche il Champions per poi scendere in Europa League. L’impatto è ottimo con 37 presenze, ma soli 4 gol, una media un po’ più bassa rispetto agli standard realizzativi. L’anno successivo c’è la consacrazione del ragazzo che verrà richiesto anche all’estero: ben 46 volte in campo per un totale di 8 gol. Proprio nel 2014, iniziarono i guai per il centrocampista olandese: Maher venne fotografato con una ragazza che non era esattamente la sua ragazza. Lo scandalo non andò giù al Psv che decise di metterlo sul mercato. Ecco la foto incriminata:
L’attaccante si giustificò rispondendo che la foto risaliva a 18 mesi prima quando ancora era single e libero. Nonostante le sue dichiarazioni, la società non prese bene le voci sullo scandalo hot e, nell’anno 2015-2016, Maher calcò il campo in 11 occasioni andando due volte a segno. Nell’estate del 2016 è giunse una proposta dalla Turchia.
L’Osmanlispor capisce che il centrocampista ha bisogno di una società per rilanciarsi e propone un anno di prestito al Psv. Cocu e il suo staff accettano e lasciano partite il giovane per allontanarlo dal polverone che si era creato. La società risiede ad Ankara e milita nella massima divisione del campionto turco, la Super League. L’impatto con un calcio diverso, più frenetico e fisico, con meno tattica e tecnica non sembra averlo spaventato. Il giovane, dopo appena 2 gare in campionato, si è guadagnato la maglia da titolare inamovibile. Attualmente vanta: 8 presenze in campionato e 6 in Europa League con una realizzazione all’attivo.
Nella competizione europea, grazie anche alle ottime iniziative del centrocampista olandese, l’Osmanlispor ha chiuso il proprio girone in testa passando ai sedicesimi come testa di serie. Un grandissimo risultato raggiunto e molto è passato per i piedi di Maher che, nonostante l’età, si è rivelato un leader a centrocampo. Con la sua tecnica detta i tempi ai compagni che vengono guidati dalla sua inventiva. Difficilmente sbaglia un passaggio e i suoi suggerimenti sono sfruttati in modo cinico dagli attaccanti, che hanno alzato la loro media realizzativa.
In campionato, la formazione turca è a metà classifica con 19 punti totalizzati in 13 gare. Un ottimo bottino rispetto ai risultati delle passate stagioni. Sicuramente Maher ha portato una ventata di aria fresca, confermandosi il talento cristallino che è: un piccolo errore da ragazzo ha rischiato di compromettere la carriera del centrocampista che sta tornando a far parlare di se, con il campo e non più per gli scandali.
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