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L’ultimo Superclasico di Tevez? Sulle orme di Martin e Román

Settimana di Superclasico, mai sette giorni banali. Le notizie rimbalzano dall’Argentina e si rincorrono per tutto il mondo. Tevez potrebbe giocare il suo ultimo River-Boca in carriera domenica e poi andare incontro a due futuri: o il calcio cinese (dove incontrerebbe un’offerta irrifiutabile) o addirittura l’addio al calcio giocato, la soluzione che nessuno si augura.

Già nessuno, neanche chi ha sposato la fede del River. Perché anche se sei Carlos Tevez e rappresenti in toto l’essenza del Boca Juniors è difficile rinunciare al gusto di un rivale così forte che dà quel tocco in più ad una sfida che di per sé ha sempre il suo lato magico. La Cina lo tenta, lo ha dichiarato lui stesso, l’amore per il Boca Juniors e per la sua gente però lo tengono attaccato a quella maglia azul y oro che ha desiderato più di ogni altra cosa quando in Europa aveva raggiunto il suo apice.

Tevez è a un bivio, il più importante di una carriera in continuo movimento ed evoluzione. E se fosse davvero l’ultimo? Il cuore tende ad oscurare questa ipotesi visto, che non siamo nemmeno a metà campionato e il Boca Juniors è in piena corsa per giocarsi il titolo, ma rievoca anche l’ultimo ballo delle altre grandi leggende xeneizes in questa partita, Martin Palermo e Juan Román Riquelme.

Miglior modo per uscire di scena francamente non c’era. Il Loco Martin segna di testa in pallonetto su Carrizo, il suo ultimo Superclasico come il primo, marchiato da un gol. 2-0 al River, Bombonera che esplode e Millionarios neo promossi con i bastoni immediatamente tra le ruote quando cercavano di emergere. Scoppia in lacrime Martin, lo ha sempre fatto quando ha sentito la Bombonera vibrare per lui, nel suo ultimo Superclasico come nella sua festa d’addio.

Poi nel 2014 il turno di Riquelme. Quella partita il Boca l’ha persa ma francamente sembra non ricordarlo nessuno. Le magie di uno scatenato Lanzini e l’incornata di Ramiro Funes Mori nel “No fue corner” finiti rapidamente nel dimenticatoio grazie a quella pennellata. L’ultimo Superclasico di Riquelme chiuso con un tocco d’artista, una delle punizioni più belle degli ultimi anni su cui Barovero non è voluto nemmeno intervenire per non rovinare la magia di tale capolavoro.

La speranza è che quello di domenica del Monumental non sia la sua ultima volta contor il River perché Carlos ne ha per giocare ancora qualche anno anche a livelli importanti. Se proprio dovesse essere la sua ultima volta in una partita così ci si augura che il congedo sia identico a quello delle altre leggende xeneizes. Carlitos come il Loco Martin e Román.

Simone Gamberini

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