Pronostico rispettato, semifinale ribaltato. Il Pachuca vince alla sua maniera, nel finale all’ultimo respiro. Non poteva mancare la firma del Chucky Lozano, sempre più simbolo di questa squadra e sempre più indiscusso giocatore più forte della competizione.
Ai Tuzos serviva una vittoria per ribaltare il 2-1 subito in Texas quasi un mese fa e solamente a recupero in corso è arrivata la rete che ha evitato il prolungamento della sfida ai calci di rigore.
Più ambizioso e forte il Pachuca che ha saputo giocare al meglio le sue carte. La velocità di Urretaviscaya e Lozano non è certo una sorpresa ma trovare contromosse per contrastarli è difficile anche per una delle migliori squadre MLS. Con una squadra che viaggia a velocità supersonica orchestrata da piedi educati si crea il contesto ideale per un tipo di attaccante come Franco Jara, mai stato un vero predatore in area di rigore ma dannatamente funzionale a questo tipo di schemi.
I vantaggio arriva proprio sfruttando le sue abilità negli inserimenti: palla da dietro inserita da Urreta e colpo di testa in anticipo dell’argentino che mette la gara sui binari dei Tuzos. Poi a 10′ dalla fine il destro dalla distanza di Lozano buca le mani ad un impreciso Seitz e sembra mettere il punto esclamativo sul discorso qualificazione.
Dallas però non cede: nonostante una gara piuttosto sorniona c’è il tempo di un colpo di reni, o meglio di testa, per rimettere tutto in parità assoluta. Palla in mischia risolta dall’elevazione di Colman, il bomber della squadra texana che sorprende Blanco Antunes, chiamato a sostituire un monumento di Hidalgo come il Conejo Perez relegato in panchina.
Probabilmente i tempi regolamentari non basteranno ma il Chucky Lozano non ha ancora terminato la sua serata. Non so se sia un colpo di genio o do fortuna, se avesse cercato un compagno o proprio quella traiettoria lì ma fatto sta che la palla entra. Il pallone viene scodellato in area a cercare Victor Guzman, un difensore che ha giocato tutta la partita a centrocampo ma che si è gettato in avanti per l’ultima palla vista la sua ottima media realizzativa di testa: il cross è gettato in area incredulità e disperazione, la palla non la tocca nessuno e Seitz non riesce a valutare bene il rimbalzo e ad evitare che il pallone finisca in rete.
Ancora una volta è Lozano a togliere le castagne dal fuoco ad un Pachuca sempre più favorito per questa coppa. I Tuzos sono i primi finalisti della Champions League Centro-Nord Americana e riportare quella coppa ad Hidalgo da sogno è passato ad essere un obiettivo.
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