La stagione dello Spartak Mosca è vissuta tra alti e bassi, mai veramente in lotta per il titolo e alla ricerca di un posto Champions sempre più difficile. A venire in soccorso dei biancorossi però nell’ultimo weekend c’è stata una vecchia conoscenza del calcio italiano che con la sua doppietta è riuscito a stendere l’Akhmat. Si tratta dell’ex Milan Luiz Adriano che a Grozny si prende i moscoviti sulle spalle trascinandoli a una preziosissima vittoria.
Nato a Porto Alegre il 12 aprile 1987 iniziò nell’Internacional in patria ma fin da giovane legò il suo nome all’est Europa. A soli vent’anni lo Shakhtar Donetsk lo portò in Ucraina con il quale vinse tutto in patria e la storica Coppa Uefa del 2009. Tantissimi gol per lui in arancionero, centoventotto reti totali con la maglia dei Kroty. Tra questi c’è anche uno dei più controversi nella storia della Champions. Nei gironi della stagione 2012-13 andò a segnare contro il Nordsjælland nonostante i danesi fossero fermi convinti che gli ucraini stessero restituendo la palla dopo che l’arbitro aveva fermato il gioco per un duro contrasto su Nordstrand. Le immagini fecero il giro del mondo, ma riuscì anche a conquistarsi la convocazione per la Seleçao brasiliana venendo considerato un attaccante che avrebbe potuto far dimenticare le pessime prestazioni di Fred al Mondiale del 2014. Il gol in nazionale però non arrivò mai, ma nell’estate 2015 ecco la chiamata della vita, il Milan. In rossonero però furono più le delusioni che le gioie e dopo sei miseri gol in un anno e mezzo decise a gennaio di tornare nel freddo est, questa volta in Russia allo Spartak. Gli ultimi sei mesi gli permisero di laurearsi campione di Russia e di iniziare a creare un’ottima coppia d’attacco con Zé Luís. L’intesa tra i due brasiliani è sempre stata eccellente, ma nelle ultime due stagioni non sempre sono stati schierati assieme e gli Spartači ne hanno spesso risentito. A Grozny però sono tornati i gemelli del gol con Luiz Adriano a segnare e Zé Luís a ispirare per un 1-3 in trasferta che permette di sfruttare il passo falso del Cska e non perdere terreno sulle rivali. La Champions per gli uomini di Kononov dipende sempre di più dai due verdeoro.
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