Un minuto per ribaltare le sorti del gruppo e dare vita a uno spettacolo incredibile: dopo lo scialbo 0-0 della gara d’andata, Spartak Mosca e Rangers decidono di risarcire i propri tifosi una partita infuocata, finita con 7 reti (di cui due autogol) e altrettanti cartellini gialli sventolati.
Forse nessuno si aspettava un simile show, messo in scena grazie alla grandissima rimonta della squadra russa che da ultima in classifica con due punti si catapulta a una sola lunghezza dal primo posto, rimescolando tutte le carte in tavola nel girone e mettendo a rischio la qualificazione di tutte le altre avversarie. Se il Villarreal resta saldo al primo posto grazie alla cinquina contro il Rapid Vienna, gli scozzesi guidati da Gerrard adesso dovranno guardarsi attentamente le spalle, visto che questo Spartak ha dimostrato che in Europa nulla è scontato.
Eppure per i Rangers le cose sembravano procedere in modo tranquillo: l’autorete di Eremenko a cinque minuti dal fischio d’inizio faceva forse presagire una goleada che avrebbe messo fine alle speranze dei russi, condannati ormai a restare sul fondo della classifica senza nessuna vittoria conquistata in quattro partite giocare. Invece lo Spartak Mosca ha deciso di lottare, rispondendo colpo su colpo agli attacchi degli scozzesi e dando vita alla partita più emozionante di questo turno.
Prima Melgaerejo e poi l’autogol restituito da Goldson riportano i russi sul pareggio dopo il raddoppio di Candeias, ma pochi istanti prima dell’intervallo ci pensa Middleton a riportare i Rangers sul 2-3. Ma è proprio in questo istante che lo spettacolo ha inizio: nella ripresa lo Spartak scende in campo con lo stesso piglio deciso e nel giro di sessanta secondi riesce a ribaltare totalmente la situazione grazie a Luiz Adriano e Sofiane Hanni che fissano il risultato su un sorprendente 4-3.
Basta quindi appena un minuto di gioco per regalare una speranza inattesa ai russi, forse ormai rassegnati a salutare l’Europa League. La prima vittoria in questa competizione crea uno scompiglio incredibile in un gruppo più equilibrato che mai, in cui le quattro squadre sono racchiuse nel giro di due soli punti. E adesso le ultime due partite saranno vere e proprie guerre: tutto è possibile nel Girone G e lo Spartak vuole provare a inseguire una qualificazione che non sembra più un’impresa impossibile.
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