Una Spagna di strani eventi e di cambi, di ritorni e ripensamenti. Ma anche una Spagna delle seconde opportunità. Per De Gea il ciclo nuovo è l’occasione, forse l’ultima, per non perdere definitivamente il posto con la Roja.
La situazione degli ultimi anni della panchina spagnola ha toccato le sfumature del surreale: prima il caos con Lopetegui, che firma col Real Madrid pochi giorni prima dell’inizio del Mondiale e viene cacciato a ridosso della gara d’esordio dopo aver portato una nazionale imbattuta in Russia. Poi la parentesi Hierro, diretta erede di questa confusione, che dopo un girone così e così si è fatta rimontare ed eliminare dalla Russia con largo anticipo. Poi Luis Enrique e i suoi gravi problemi familiari, che hanno portato Moreno per un tempo limitato in panchina, prima di ridarsi il cinque.
Eppure nonostante le complicazioni Moreno non ha gradito molto come è stato trattato dalla dirigenza (Rubiales, presidente Rfef) e da Luis Enrique stesso. Sapeva che sarebbe tornato al suo ruolo, ma non così presto. E con Luis Enrique tornano anche i suoi pupilli, forse. E chi si è visto scavalcare, avrà ancora qualche mese per poter dimostrare di poter rientrare nella lista o addirittura in formazione titolare. Giocatori di spessore come Azpilicueta, Koke e Iago Aspas hanno bisogno di rientrare nel giro mentre De Gea sogna una nuova chance da titolare.
⚠️ OFICIAL | @LUISENRIQUE21 será presentado el próximo miércoles 27 de noviembre en la Ciudad del Fútbol.
Atenderá a los medios de comunicación en rueda de prensa a las 11:30h. pic.twitter.com/tXJAFAXvAQ
— Selección Española de Fútbol (@SeFutbol) November 20, 2019
La storia di De Gea parla per lui: con i club è stato fin qui un portiere eccezionale, a volte anche titolato, mentre in nazionale ha fatto più fatica. La chiamano ‘la Sindrome De Gea‘, termine espanso anche agli altri calciatori che rendono bene con la propria squadra ma che al momento di scendere in campo con le nazionali hanno paure che impediscono di rendere al massimo.
L’ultimo periodo con Moreno ha avuto le sue opportunità, ma sempre nella meno importante delle partite con il chiaro segnale che il titolare sarebbe stato Kepa. Eppure con Luis Enrique tra i pali ci andava lui, perfetta chioccia per il suo collega di Premier che giorno dopo giorno sta diventando sempre più all’altezza. Ha lasciato degli uomini, ne ha trovati altri e con differenti situazioni. Ci sarà ancora da lavorare per stabilire il blocco che partirà per il girone di Bilbao, e tanto tempo per decidere se De Gea avrà un’ultima chance da titolare o se alla fine Kepa sarà in via definitiva il portiere della nazionale spagnola.
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