La trattativa più importante dell’ultima settimana del calciomercato tedesco almeno in entrata è quella che ha portato al Bayer Leverkusen Lucas Alario, presentato nella giornata di ieri dal club dell’Ovest tedesco al termine di un tira e molla a toni accesi con il River Plate che ha fatto di tutto per trattenere almeno per la parte finale della Copa Libertadores il proprio capocannoniere.
Illusione, suggestione e poi realtà: il trasferimento in quest’estate di Alario sembrava non dover arrivare più dopo le tante chiamate fallimentari dall’Italia, le resistenze del River e la partenza direzione San Pietroburgo di Driussi che dava la parvenza di un River intenzionato a trattenere almeno una delle sue due stelle.
E invece no, il calciomercato è stato fin troppo clemente con il Pipa e l’Europa non poteva più attenderlo. A 25 anni dopo aver vinto tutto ciò che c’era da vincere in Argentina era impossibile trattenersi ancora quattro mesi e allora il santafesino ha accettato le lusinghe del Bayer Leverkusen per tentare la sua prima avventura europea.
Lasciata la caotica ma colorata metropoli di Buenos Aires Alario è atterrato in una grigia Leverkusen che sul piano dell’ambiente sicuramente offrirà di meno in tutti i termini ma che può rappresentare un’importante chance di carriera per lui. Gli obiettivi di questa stagione sono sostanzialmente due: riportare il Bayer 04 in Europa e sfruttare la visibilità della Bundesliga per convincere Sampaoli a portarlo con sé al Mondiale di Russia 2018.
L’inserimento nel Bayer 04 e l’obiettivo Europa
Per quello che riguarda il ritorno europeo i margini sono molto ampi: la stagione precedente delle Aspirine è stata disastrosa in ambito nazionale e fare meglio non sarà difficile; tuttavia per centrare uno dei primi sette posti bisognerà ingranare una marcia agevole visto che la concorrenza comincia ad essere di un livello decisamente buono. Il suo arrivo serve a rimpiazzare la partenza del Chicharito Hernandez (volato a Londra destinazione West Ham) e a colmare le lacune di un attacco che fatica a riempire l’area di rigore con Kevin Volland e l’eterno Stefan Kiessling, giunto all’ultimo anno di carriera. La squadra ha tutte le credenziali per puntare ad un posto d’élite in questa Bundesliga e sfruttando l’assenza degli impegni internazionali in mezzo alla settimana potrà anche mettere nel mirino uno die quattro posti che portano direttamente ai prossimi gironi di Champions League.
Nel 3-4-2-1 di Heiko Herrlich Alario può essere un ottimo terminale offensivo che dà una soluzione tattica importante all’ex allenatore del Bochum. Infatti il suo fisico non eccessivamente ingombrante si sposa benissimo con la velocità di una trequarti molto valida tecnicamente composta da giovani come Brandt e Leon Bailey oltre che dal solito Bellarabi. Con il River ha dato il meglio di sé giocando con una punta tecnica accanto (Driussi) , qui sarà supportato da dietro da due trequartisti per promuovere un gioco che sfrutterà le sue abilità in area di rigore allargando le difese avversarie in modo da concedergli più spazio all’interno dell’area. All’inizio ci potrà essere un po’ di concorrenza da parte di Volland, suo coetaneo ma sicuramente più veterano nel proprio campionato. I due possono teoricamente anche convivere in fasi particolari della partita visto che hanno proprietà tecniche molto diverse che possono diventare persino complementari.
Alario al Mondiale, sogno possibile?
Il trasferimento in Europa di Alario è anche un guanto di sfida importante lanciato dal Pipa all’allenatore della nazionale argentina Sampaoli. Nell’ultima lista dei convocati il suo nome non è apparso e gli è stato preferito nel lotto dei quattro selezionati del campionato nazionale il suo alter ego per eccellenza, Dario Benedetto. Nel 2017 l’attaccante del Boca Juniors è stato globalmente superiore: più gol segnati, miglior livello di gioco e anche un titolo di campione d’Argentina arrivato assieme a quello di capocannoniere della Primera Division.
E allora mettersi in gioco con i più forti più che una sfida diventa un obbligo. Alario vuole dimostrare di essere un attaccante di altissimo livello che può esportare i suoi gol anche in uno dei migliori campionati al mondo. Da qui al Mondiale ci sono ancora diversi mesi e una stagione da protagonista in Bundesliga potrebbe proiettarlo verso chance maggiori di partire per la Russia nonostante una concorrenza di primissima fascia in un attacco che non ha eguali al mondo.
E’ la sfida principale della sua carriera: nella grigia Leverkusen è arrivato il momento di accendere la luce del Pipa.