Grandi manovre in Serie A, a caccia di un nuovo presidente che potrebbe essere Luca Cordero di Montezemolo. La riunione in Lega, giunta alla seconda assemblea elettiva, ha lo scopo di far scaturire il nome di chi sarà destinato a prendere in mano le redini della massima serie italiana.
La candidatura Simonelli: un punto intorno al quorum
Il quorum necessario per eleggere il presidente è di 14 voti su 20. Il nome di Ezio Simonelli, nella prima assemblea, era arrivato a contare 13 preferenze. Una in meno del necessario. Questa volta si gioca una partita diversa. A poche ore dall’incontro, sembra avere i numeri: 15 club sono pronti a sostenere la sua candidatura al netto dei ruoli che potrebbero renderlo incandidabile, essendo legato a doppio filo alle società risalenti alla proprietà del Monza. La fumata grigia però potrebbe essere bianca, considerando che l’uomo d’affari ha dalla sua un fronte abbastanza compatto, con Inter, Juventus e Atalanta a fungere da apripista. Lo stesso Simonelli ha già assicurato la sua volontà di dimettersi da qualsiasi incarico possa genere un conflitto di interesse. Resta da capire se Genoa e Torino, le due che mancano all’appello per essere certo comunque della maggioranza, sposteranno le loro preferenze.
Una scelta anti – Lotito, che rilancia: Montezemolo
La coalizione che spinge per l’elezione di Simonelli è abbastanza unita, non tanto intorno al nome del commercialista, quanto nella volontà di andare contro la volontà e il potere di Claudio Lotito. Il presidente della Lazio ha ormai perso parecchi consensi, compreso quello di Inter e Milan. Non è però un politico abituato a perdere le proprie battaglie. Ed è pronto al rilancio con un nome di indubbio fascino. Luca Cordero di Montezemolo profilo di altissimo spessore manageriale nonché con un passato importantissimo nel calcio. Ha organizzato i mondiali del ’90, gestito la Juventus e la Ferrari. È un nome pesante ed universalmente riconosciuto ma sarà fondamentale capire se si tratta di un uomo nuovo oppure e il fronte lotitiano stia cercando di allungare ulteriormente i tempi della partita delle elezioni proponendo una candidatura comunque di spessore.
Elezioni entro l’anno: rischia anche De Siervo
La sensazione è che la serie A avrà il suo nuovo presidente entro la fine dell’anno, comunque prima della fase finale della Supercoppa. In questo senso la Lega Serie A vorrebbe presentarsi in Arabia Saudita con il rinnovamento dei propri elementi apicali. La prima sfida è in programma il 2 febbraio, dunque non è impossibile immaginare una terza chiamata alle urne il 30 gennaio, abbassando, come regolamento prevede, il quorum da 14 a 11. Con il 50%+1 è molto più facile eleggere un presidente. Poi toccherà anche alla nomina del nuovo amministratore delegato. Luigi De Siervo si lega alla nomina ma anche alla volontà del nuovo presidente.