Dopo due anni finisce l’era di Jess Thorup. Il Gent, vice campione belga lo scorso anno dietro il Club Brugge, ha esonerato il proprio allenatore dopo un inizio deludente di stagione. Nelle prime due partite i Buffalos non hanno portato a casa punti, perdendo entrambi i match per 2 a 1 in trasferta contro il Sint Truiden ed in casa contro il Kortrjik. Una discesa che la dirigenza avrebbe visto già alla fine della scorsa stagione, con le ultime due sconfitte che avevano pregiudicato la possibilità di combattere per il titolo della Jupiler Pro League nei playoff contro il Club Brugge, torneo non più disputato a causa del Covid-19.
Tante le perplessità che hanno portato alla scelta la dirigenza. Thorup arrivava da due buone stagioni ai Buffalos, soprattutto l’ultima con l’exploit di Jonathan David. L’attaccante canadese e il compagno Depoitre avevano trascinato la squadra ai 55 punti finali. Di mezzo il ritorno di Sven Kums e l’apporto del capitano Odjidja-Ofoe sulla linea mediana. Tanti fattori in grado di creare un equilibrio, non sempre stabile, in una delle squadre più organizzate della scorsa Jupiler Pro League. Il periodo di pausa dovuto al Covid-19 sembra però aver fatto smarrire molte certezze alla squadra.
Proprio nelle ultime settimane Thorup aveva dovuto registrare la partenza del talentino David, acquistato dal Lille per 32 milioni di euro dopo la cessione di Osimhen al Napoli. Una perdita consistente nel 4312 di Thorup, un grande affare per le casse della società. Il presidente De Witte, dopo l’ufficialità, aveva mostrato molto orgoglio per la propria squadra, affermando che la vendita di David per 32 milioni non era stato soltanto un record per le statistiche, ma un checkpoint nella crescita della popolarità del calcio belga.
Altri problemi erano arrivati dalla fase difensiva della squadra di Thorup, soprattutto sulla catena di destra. Da lì sono arrivati i pericoli maggiori per il Gent, con il terzino destro 22enne Alessio Castro-Montes in grande confusione nelle prime due apparizioni. A rendere ancora meno semplici le cose sono state le condizioni fisiche di Igor Plastun. Il difensore centrale, per adesso capocannoniere della squadra con le due reti realizzate dal Gent nei primi due match, non è sembrato essere sullo stesso livello di prestazioni dello scorso anno. A peggiorare il tutto ci si è messo un infortunio occorsogli durante il match contro il Sint Truiden, dove nell’occasione del secondo gol subito, lo scontro con Kominski gli ha provocato una ferita sanguinosa all’inguine.
La voce che vedeva il presidente De Witte alla ricerca di un nuovo allenatore si era fatto sempre più insistente, con due nomi in lista: l’ex Anversa László Bölöni o il fresco esonerato dall’Anderlecht Frank Vercauteren. La scelta è ricaduta sul primo, con molta più esperienza nel campionato belga. Cinque anni, di cui due allo Standard Liegi e tre all’Anversa, hanno reso il rumeno la prima scelta per la panchina dei Buffalos. Proprio la squadra di coach Ivan Leko però ha regalato il primo dispiacere a Bölöni lo scorso sabato nel match avvenuto al De Bosuil Stadion di Anversa. La prova incolore del Gent, sceso in campo con una formazione simile a quella schierata da Thorup nella sua ultima partita, non ha sorpreso Bölöni. L’allenatore ha ammesso che sarà un lungo viaggio per ritrovare motivazioni e quadratura tattica ad una squadra che ha perso alcuni perni fondamentali in campo. La sconfitta per 1 a 0 con la rete del solito Mbokani apre l’era Bölöni al Gent.
De Witte si assicura per la stagione in corso un usato sicuro con Bölöni, in grado di traghettare barche in mari sicuramente più agitati. Si chiude l’era Thorup, un progetto di rinnovamento iniziato 24 mesi fa con l’obiettivo di portare di nuovo il Gent stabilmente nelle zone alta della classifica. Il danese c’è riuscito, sacrificando però quest’anno l’uomo che gli avrebbe forse consentito di fare l’ultimo passo verso il titolo, premiando economicamente con la cessione di David, De Witte e le casse della società.
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