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Lokomotiv vince a fatica col Rostov e resta prima. Alla Dinamo il derby con il Cska!

Si è sempre più vicini alla fine della Prem’er Liga e il campionato è più aperto che mai. La Lokomotiv deve riprendersi in casa con il Rostov, lo Spartak va a Makhackhala contro l’Anzhi e il Cska ha il derby con la Dinamo. Spicca anche lo scontro per la Champions tra Zenit e Krasnodar.

Khabarovsk-Amkar 0-2
Dopo la clamorosa vittoria sulla Lokomotiv l’Amkar ha la grande occasione per allungare sulla zona playout.
Il Khabarovsk schiera un 5-4-1 con solo Kanunnikov in attacco, mentre gli ospiti passano al 5-3-2 con Kamolov che affianca Olanare là davanti.
I rossoblu non ci sono in campo e i rossoneri senza troppi sforzi trovano due reti nel finale dei due tempi. Il vantaggio arriva con Ryazantsev che sfrutta un clamoroso errore di Aleksandr che anticipa Krivoruchko in uscita e regala all’ex Rubin il facile 0-1. Kabutov, per un brutto fallo da ultimo uomo, lascia in dieci i suoi per gran parte del secondo tempo e al 92′ Kostyukov raddoppia. Ezatolahi lo serve molto bene tagliando la difesa di casa e il subentrante di Ryazantsev prima si fa parare il destro da Krivoruchko e poi sulla respinta appoggia in rete lo 0-2.
Manca solo la matematica per la retrocessione del Khabarovsk, mentre l’Amkar ottiene altri tre punti preziosissimi.

Rubin Kazan-Akhmat 3-2
Sfida salvezza a Kazan dove l’Akhmat sta pericolosamente sbandando e lo spettro dei playout si sta avvicinando. La partita si gioca nel vecchio Centralniy Stadium per motivi non segnalati, ma la Kazan Arena deve essere tirata a lucido per il Mondiale.
5-3-2 per i padroni di casa con Popov nuovo compagno d’attacco di Azmoun e Galaktionov va su un 4-2-3-1 con il solo Mbengue in avanti.
Pronti via e gli ospiti passano. Mbengue stoppa al volo una gran palla saltando Granat prima e Kudryashov poi. Il suo tiro di punta è troppo centrale e Dzhanaev para ma il più rapido sulla respinta e Mitrishev che realizza lo 0-1.
Non succede più molto nel primo tempo e tutto viene rimandato a una scoppiettante ripresa. Noboa lancia Azmoun che fa una splendida sponda di petto a Popov che solo davanti a Gorodov segna e pareggia i conti. Il Rubin prende coraggio e domina e il raddoppio è solo questione di tempo. Sempre il solito Noboa pennella una splendida punizione dalla destra per Azmoun che anticipa di testa Mbengue e realizza il suo secondo gol in campionato. Ancora i padroni di casa ripartono con Popov che allarga sulla sinistra per Karadeniz che salta Semenov e crossa. Azmoun alza il destro e anticipa tutti, Gorodov è strepitoso nell’intervento, ma Popov tocca ancora per il 3-1 e nonostante la posizione di fuorigioco l’arbitro convalida. L’Akhmat prova a riaprire la sfida nel finale con Mitrishev che di testa ribadisce in rete un’inzuccata sbagliata di Angel, ma ormai non c’è più tempo.
Bella boccata d’aria fresca per il Rubin, mentre per l’Akhmat i dubbi e le paure aumentano.

Zenit San Pietroburgo-Krasnodar 1-2
Con la vittoria a Ufa lo Zenit si è ripreso dal momento no e la sfida con il ferito Krasnodar è tutta da vedere.
Mancini opta per il 4-3-3 con Zabolotnyi al centro dell’attacco con Driussi e Rigoni sui lati. Shalimov schiera il solito 4-1-4-1 con Smolov nel ruolo di finalizzatore e Gazinskiy come regista.
Subito pericolosi i padroni di casa con Driussi che prova il gran destro da lontano ma Sinitsyn para bene. Erokhin recupera palla sulla trequarti e crossa per Zabolotnyi che anticipa il portiere di testa ma è la parte bassa della traversa a negargli il primo gol con la nuova maglia. Lo Zenit continua ad attaccare ma a passare è il Krasnodar. Pereyra lancia lungo per Claesson che anticipa Ivanović e serve Shatov che fa partire un gran destro dal limite dell’area e porta in vantaggio i suoi. La banda di Mancini però reagisce bene al colpo e trova subito il pareggio. Driussi allarga per Erokhin che salta Ramírez e di sinistro la piazza sul secondo palo per l’1-1. Lunev e Paredes cercano però di complicarsi la vita regalando a Pereyra la palla del nuovo vantaggio neroverde, ma l’uruguaiano alza troppo il destro.
Nella ripresa è sempre lo Zenit a far la partita e ancora Driussi a cercare il gol ma il suo destro al volo dal limite dell’area esce di un soffio con Sinitsyn immobile. I padroni di casa iniziano a sentire la stanchezza e gli ospiti provano ad approffitarne, ma i loro tiri non sono mai nella specchio dell porta. Ivanović ha una grandissima occasione nel finale su corner di Rigoni, ma Sinitsyn vola e salva i suoi che poco dopo trovano il gol della vittoria. Scambio nello stretto al limite dell’area tra gli attaccanti neroverdi con Smolov che libera di tacco Claesson che incrocia il destro e segna l’ormai insperato 1-2.
Il Krasnodar supera lo Zenit e ritorna al quarto posto e per Mancini continuano i problemi.

Arsenal Tula-Ufa 2-1
Scontro diretto per il sesto posto Europa League con l’Arsenal che ha bisogno di una vittoria per superare l’Ufa.
I giallorossi schierano un 4-3-3 con Dzyuba al centro dell’attacco e Kombarov e Kangwa sugli esterni. Semak sceglie un 3-4-3 con Stotskiy, Syusev e Oblyakov in avanti.
I padroni di casa sono affamati di vittoria e passano subito in vantaggio. Kangwa se ne va sulla sinistra e crossa basso per Gorbatenko che anticipa Salatic e segna l’1-0. I rossoverdi però vogliono blindare il loro sesto posto e rispondono presto. Sysuev crossa da sinistra, Levashov respinge di pugno verso Stotskiy che prima calcia al volo con Khagush che respinge e poi di destro in seconda battuta reallizza il pareggio. Dzyuba è poco preciso di testa e il primo tempo si chiude in parità.
Anche nella ripresa l’Arsenal attacca e su cross di Tkachev è Kangwa a impattare male e divorarsi il gol del vantaggio. Khagush ha un’altra occasione colossale, ma solo davanti a Belenov calcia forte e centrale esaltando così l’estremo difensore ospite. L’Ufa non vuol stare a guardare e quando Levashov sbaglia l’uscita è Igboun, da poco entrato per Oblyakov, a non inquadrare lo specchio della porta da pochissimi passi mancando così il gol del vantaggio. E se le occasioni facili non vengono realizzate serve il gol della domenica per segnare. Khagush se ne va sulla destra e appoggia per Dzyuba che scarica al limite per Gorbatenko che lascia partire un missile carico di effetto di sinistro che si infila all’incrocio dei pali ed è 2-1.
Grande vittoria per l’Arsenal che passa al sesto posto e vede il sogno europeo sempre più vicino.

Tosno-Ural 2-2
A San Pietroburgo il Tosno cerca punti per uscire dalla zona retrocessione contro un Ural poco sopra la zona playout.
Padroni di casa che schierano un 4-1-4-1 con il solo Pogrebnyak in avanti, mentre gli ospiti utilizzano un 4-2-3-1 con Iljin terminale offensivo.
Partono forte i bianconeri con Galiulin che crossa dalla destra per Pogrebnyak che di piatto destro anticipa Godzyur e porta in vantaggio i suoi. Gli arancioneri però si rifanno sotto e trovano il pari. Dimitrov crossa dalla destra per Iljin che in spaccata realizza il pareggio.
Nella ripresa il Tosno continua ad attaccare e si riporta avanti. Mirzov viene atterrato in area da Boumal e l’arbitro Chistyakov assegna il calcio di rigore che Pogrebnyak traforma. L’Ural si risveglia ancora una volta nel finale del tempo e trova il definitivo 2-2. Kulakov crossa da destra e Iljin spizza di testa verso un liberissimo El Kabir che di sinistro batte Yurchenko.
Pereggio che serve agli ospiti e poco ai padroni di casa che vedono complicarsi la loro strada verso la salvezza.

Lokomotiv Mosca-Rostov 1-0
Dopo la sconfitta contro l’Amkar la Lokomotiv è chiamata al pronto riscatto contro il Rostov.
4-2-3-1 per Semin con Ari nel ruolo di centravanti supportato da Fernandes Farfán e Aleksey Miranchuk. I gialloblu invece arrivano a Mosca sperando nel pareggio con un chiuso 5-3-2 e Ionov e Dyadyun in attacco.
La prima palla gol è di marca moscovita con Tarasov che anticipa Wilusz su corner di Fernandes ma colpisce il palo con Abaev pietrificato. Fernandes ha un’altra palla gol poco dopo, ma il suo sinistro viene ben parato da Abaev.
La partita si sblocca a inizio ripresa con Jefferson Farfán che devia di testa un cross di Ignatjev e porta in vantaggio i suoi. La Lokomotiv cerca di mantenere il vantaggio minimo tenendo palla e rallentando il gioco, ma così facendo corre dei rischi. Shomurodov ha una grande occasione in contropiede, ma il suo destro viene deviato in corner da Guilherme.
Vittoria di misura per una Lokomotiv che è apparsa ancora poco brillante e che dovrá sudare per mantenere il primo posto.

Anzhi-Spartak Mosca 1-4
Con la vittoria poche ore prima della Lokomotiv lo Spartak è costretto a vincere per restare in corsa per il titolo, ma l’Anzhi è in forma.
4-4-2 per i gialloverdi con Lescano e Budkivskyy in attacco, mentre Carrera torna al 4-2-3-1 con Luiz Adriano senza Zé Luís.
I capitolini hanno subito una grande occasione con Luiz Adriano, ma Budakov esce bene e lo ferma. Oggi è però la giornata di Quincy Promes che sale in cattedra e stende l’Anzhi. Samedov verticalizza per Hanni che serve l’olandese che deve solo appoggiare in rete il gol dello 0-1. Il numero 10 poco dopo si accentra dalla sinistra, salta Chancellor e fa partire un terrificante destro all’incrocio dei pali che lascia Budakov di sasso. La tripletta di Promes è completata in soli quindici minuti quando Tetrashvili stende Luiz Adriano in area e l’arbitro Lapochkin concede la massima punizione per lo 0-3. A fine primo tempo i padroni di casa hanno una reazione d’orgoglio e riaprono la contesa. Danchenko crossa per Lescano che viene dimenticato dalla difesa moscovita e di testa segna l’1-3.
Nella ripresa ci si aspetta uno spirito combattivo da parte della squadra di Skripchenko che però non arriva. Kombarov crossa di sinistro per Kutepov che di testa sfrutta una disastrosa uscita di Budakov per chiudere la partita. Per i restanti minuti l’Anzhi cerca il secondo gol, ma prima Selikhov devia in corner un destro da fuori di Anton e poi la traversa ferma la sassata di Lescano.
Resta a meno due lo Spartak e la corsa al titolo si fa sempre più emozionante.

Cska Mosca-Dinamo Mosca 1-2
Gli impegni europei del Cska spostano il derby con la Dinamo nel posticipo domenicale e lo spettacolo è assicurato.
Il 3-5-2 dei rossoblu con Wernbloom e Musa in attacco è contrastato dal 4-1-4-1 ospite con Lutsenko in attacco. Da tenere in considerazione la sfida fra i due registi di centrocampo Natcho e Tsallagov.
A passare in vantaggio sono a sorpresa i biancoblu con un contropiede perfetto. Panchenko allarga per Tashaev che incrocia un meraviglioso destro che batte un incolpevole Akinfeev. Il Cska resta intrappolato nella difesa della Dinamo e non riesce a creare occasioni degne di nota.
Nella ripresa poi succede l’imprevedibile. Lutsenko se ne va come un treno sulla sinistra arriva sulla linea di fondo e mette al centro ancora Tashaev che in scivolata trova il raddoppio. Gli uomini di Goncharenko han bisogno dell’illuminazione e serve il giovane talento Chalov per questo. Milanov serve il compagno che con un colpo di magia si incunea in mezzo a Šunjić e Morozov, fa sedere Shunin e riapre i giochi. Khokhlov però ha impostato una difesa impenetrabile dove il Cska continua a sbatterci contro e il derby si tinge di biancoblu.
I rossoblu scivolano così a meno otto dalla Lokomotiv e si fanno agganciare dal Krasnodar, mentre la Dinamo vede la salvezza sempre più vicina.

25 giornata
Anzhi-Spartak Mosca 1-4
Arsenal Tula-Ufa 2-1
Cska Mosca-Dinamo Mosca 1-2
Khabarovsk-Amkar 0-2
Lokomotiv Mosca-Rostov 1-0
Rubin Kazan-Akhmat 3-2
Tosno-Ural 2-2
Zenit San Pietroburgo-Krasnodar 1-2

Classifica
1.Lokomotiv Mosca 52*
2.Spartak Mosca 50
3.Cska Mosca 44*
4.Krasnodar 44
5.Zenit San Pietroburgo 42
6.Arsenal Tula 35
7.Ufa 34
8.Rubin Kazan 31
9.Ural 30
10.Dinamo Mosca 30*
11.Amkar 28*
12.Akhmat 27*
13.Rostov 27
14.Anzhi 24
15.Tosno 24
16.Khabarovsk 13

*una partita in meno

Francesco Domenighini

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