La gara disputata settimana scorsa è stata il quadro della stagione dei due club; l’Ajax, che si sta giocando il titolo in Eredivisie, ha avuto la meglio contro uno Schalke troppo discontinuo in questo complicato anno. Il due a zero dell’Amsterdam Arena rende abbastanza complicata l’operazione rimonta dei Knappen; i ragazzi di Markus Weinzierl possono fare due goal, ma difficilmente riescono a mantenere la porta inviolata e qualora gli uomini di Peter Bosz dovessero riuscire a segnare una rete, spegnerebbero definitivamente le speranze dei tedeschi. Lo Schalke cerca la rimonta per restare dentro all’ultimo obiettivo stagionale, mentre l’Ajax è ad un passo dalla semifinale.
Il cammino europeo dello Schalke alla Veltins-Arena è a due facce; perfetto nella fase a gironi (tre vittorie su altrettante partite) e complicato nella fase ad eliminazione diretta dove, i ragazzi di Weinzierl, tra le mura amiche hanno ottenuto due pareggi, entrambi per uno a uno. Serve ritrovare il successo e bisogna farlo nella serata più importante, quella che può far terminare o continuare la stagione dei Knappen; con un campionato che sta regalando pochissime soddisfazioni (la sconfitta con il Darmstadt complica la corsa al sesto posto) ed una DFB-Pokal in cui lo Schalke si è dovuto arrendere nei quarti al Bayern Monaco, l’Europa League resta l’ultimo obiettivo. Accedere alle semifinali è difficile, ma bisogna fare di tutto per provare a ribaltare il due a zero dell’andata per continuare a sperare nell’Europa.
(a cura di Saverio Fattori).
L’Ajax ha tra le mani una ghiotta occasione: il passaggio del turno ed accedere ad una semifinale che saprebbe di storia. Sono anni che i lancieri non arrivano così lontani in una competizione europea e il 2-0 dell’andata è un ottimo biglietto da visita. Bosz non lesinerà sulla formazione, schierando il miglior 11 disponibile: la vittoria in Eredivisie per 5-1, nel weekend, ha caricato ulteriormente gli animi, pronti a tagliare uno storico traguardo. In porta l’onnipresente Onana che ha costretto il secondo portire, Krul, a cambiare squadra per trovare continuità e nuovamente una chiamata in nazionale. Davanti a lui non mancheranno il baluardo Sanchez coadiuvato da un ottimo Viergever. Sulle fasce un recuperato Sinkgraven e Veltman per la duttilità nelle due fasi: il difensore è in grado di spingere e ripiegare per non lasciare spazi ad un attacco sterile come quello visto all’Amsterdam Arena nel match d’andata. A centrocampo torna a dirigire la baracca Schone, recuperato dopo l’assenza per diffida. Ai suoi lati non mancheranno Klaassen, in gol anche nel weekend, e Ziyech con il suo mancino velenoso e fantasioso. In avanti, il danese Dolberg, verrà sorretto da Younes e Traore. Non è esclusa anche la partecipazione di Kluivert o Neres, nuovamente a segno nella gara contro l’Heerenveen con il 3° centro nelle ultime 4 apparizioni in Eredivisie. Lo Schalke dovrà temere, come nell’andata, le verticalizzazioni di Ziyech e gli ottimi movimenti di Dolberg, ben più pericoloso di Traorè nel ruolo di punta. Ovviamente, il laterale del Chelasea, nella sua posizione orginaria, creerà non pochi problemi alla difesa tedesca, apparsa statica e macchinosa. 90 minuti che separano i lancieri dalla gloria: la semifinale sarebbe il coronamento del miracolo targato Bosz, tecnico sul quale non avrebbe mai puntato nessuno.
(a cura di Andrea Mariani).
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