Un anno e mezzo dopo Liverpool e Siviglia tornano faccia a faccia. Questa volta non al St. Jakob Park di Basilea e non in una finale di Europa League bensì nella prima partita della fase a gironi di Champions League.
Di tempo ne è passato abbastanza eppure ad Anfield Road la ferita brucia ancora. Sì, perché l’ultima partita europea dei Reds che non sia un turno preliminare è proprio quella maledetta finale di Basilea che spense nel giro di pochi minuti le speranze di una tifoseria e di una squadra convinte di avere il pieno controllo della situazione.
Una storia ben scritta ma con il finale a sorpresa. Perché quel giorno tutto sembrava portare il Liverpool ad alzare un trofeo internazionale undici anni dopo la magica notte di Istanbul. Il copione era ben chiaro: i Reds, la squadra delle imprese impossibili come la pazza rimonta al Borussia Dortmund, i ragazzi di Klopp subentrato a stagione in corso come Di Matteo e Benitez al Chelsea che pongono fine all’era del Siviglia, forte ma retrocesso con sdegno dalla Champions League e quasi costretto ad accontentarsi dell’ennesima cavalcata del trofeo che più lo rappresenta.
E fino all’intervallo la partita ci ha raccontato questa storia. Anzi, la storia rischiava anche di trovare il suo finale con largo anticipo ma l’arbitro di quella serata, lo svedese Jonas Eriksson, non si accorse di ben due irregolarità nell’area di rigore andalusa ed evitò di concedere quel calcio di rigore che avrebbe messo in ginocchio Emery e la dinastia sivigliana.
E allora spazio al colpo di scena: i giganti una volta caduti vanno uccisi alla prima occasione, non si può dare loro la possibilità di rialzarsi. E infatti è andata proprio così. Il Siviglia è rimasto nella partita e una volta uscito dagli spogliatoi dopo l’intervallo è tornato grande in campo.
D’altronde in campo c’era Kevin Gameiro. Sì, quel maledetto Gameiro, l’attaccante che è in grado di non essere nemmeno menzionato dai telecronisti ma che quando deve toccare il pallone per buttarlo dentro è sempre puntuale. Nel giro di 25′ arrivano tre gol: il pari del francese e la doppietta di capitan Coke e il Siviglia vince la sua terza Europa League consecutiva.
Non c’è la caduta dei campioni, non c’è la fine dell’epopea Siviglia, non c’è il ritorno del Grande Liverpool. Il calcio a volte sembra un film ma questa volta non lo è stato.
Ed ecco perché la partita di questa sera conta qualcosa in più. Non c’è solo un girone complicato da affrontare ma anche una sana rivincita da giocarsi. A Liverpool non hanno smesso di soffrire per quella finale di Basilea e sognano una vendetta perfetta; dall’altra parte sono cambiate tante cose in questo anno e mezzo a la fame e la capacità di saper affrontare determinate sfide è rimasta sempre la stessa.
Competizione e attori diversi ma la sfida di Anfield di questa sera è un imperdibile appuntamento con il grande calcio.