Una notte memorabile quella che ha portato il Liverpool a compiere un’impresa epica, una di quelle che resteranno per sempre impresse nella storia. È senza parole Klopp, il tecnico tedesco che ha cambiato totalmente volto ai Reds, l’uomo che è risuscito a portare il suo heavy metal nella città dei pacati Beatles.
Allibito, incredulo, immobile: nessuno avrebbe mai immaginato che quel colpo di testa di Lovren al 91′ avrebbe fatto esplodere di gioia un’intera città, che ha ancora davanti agli occhi le immagini della memorabile rimonta in Champions League contro il Milan nel lontano 2005.
Sconvolto il Borussia Dortmund, sopra di due goal dopo solo nove minuti di gioco e con la partita praticamente in pugno. Neanche il 3-1, frutto di una meravigliosa azione portata avanti da Hummels e finalizzata da Reus, ha messo in cassaforte la qualificazioni alle semifinali di Europa League, perché contro un Liverpool così imprevedibile non esiste la parola “fine”. Coutinho, che con Klopp sta vivendo il momento migliore di tutta la sua carriera, accorcia le distanze con un gioiello da fuori area; poi è il turno di Sakho, lesto ad approfittare di una dormita della difesa del Dortmund.
E poi, quando tutto sembrava volgere al termine, è proprio il giocatore cresciuto di più dall’arrivo di Klopp a giustiziare i tedeschi, ancora increduli di aver assistito a una rimonta simile. È la vittoria dell’orgoglio, di una squadra che, nonostante le tante difficoltà in campionato, non ha mai smesso di crederci e di sognare, di puntare alle stelle per tornare ancora grande.
Klopp elimina la squadra che lo ha accolto e consacrato come uno degli allenatori più brillanti di tutto il panorama europeo, quella squadra che continua ad amarlo incondizionatamente anche da rivale.
Serviva tanta grinta ed anche un pizzico di follia per riuscire in una simile impresa, per credere ancora alla vittoria anche nei momenti più bui. Anfield è in deliro, la città è esplosa di gioia: con un Liverpool così ogni sogno sembra essere possibile.
