Sono passati dieci anni dall’ultima League Cup, ma nel pomeriggio di Wembley il Liverpool porta a casa la nona coppa della sua storia, un vero e proprio record in Premier League. Per battere il Chelsea dopo 120 minuti di assoluta parità e un gol annullato per parte sono serviti addirittura 11 calci di rigore culminati con l’errore dal dischetto di Kepa, subentrato a Mendy proprio alla fine del secondo tempo supplementare.
Forse non avrebbe mai pensato di finire anche dall’altro lato della porta, sul dischetto che questa volta lo ha tradito. A colpirlo è stato il suo collega Caoimhín Kelleher, il vero eroe della League Cup per il Liverpool che ha deciso di dargli fiducia anche in finale panchinando Alisson. Il gol decisivo lo segna proprio lui, diventato ormai lo specialista dei rigori in ogni salsa: l’irlandese ha già fatto la differenza ai quarti di finale contro il Leicester con due tiri parati e anche l’anno prima con il Chelsea quando, dopo un pirotecnico 5-5, era riuscito a regalare ai Reds il passaggio del turno parando il tiro di Ceballos.
In questa finale per Kelleher non c’è nessuna respinta degna di nota, ma un rigore trasformato che diventa preziosissimo per la storia del Liverpool e per le sue ambizioni future. Sotto la guida di Klopp i Reds sono riusciti a vincere Champions League e campionato, ma le domestic cups sono state sempre la nota dolente dell’allenatore tedesco che oggi è riuscito a sfatare l’ennesimo tabù da quando è arrivato in Inghilterra. L’ultima League Cup risale al 2012, alla finale vinta contro il Cardiff sempre ai calci di rigore. Quella volta c’erano stati tanti errori da entrambe le parti, a cominciare da quello dello storico capitano Steven Gerrard, e alla fine la palla più pesante di tutte era toccata a Glen Johnson. Da quel 3-2 le coppe casalinghe sono diventate una maledizione, ma questa sera il Liverpool può festeggiare un trionfo importante e sognare di mettere nel mirino anche la FA Cup.
Prima di alzare la coppa sono serviti 22 rigori e qualche brivido lungo la schiena contro un Chelsea che è cresciuto con il passare dei minuti e che avrebbe voluto concedersi un altro trofeo dopo quasi due anni in cui ha vinto tutte le finale alle quali ha partecipato. Per Tuchel è la prima medaglia d’argento, un piccolo passo falso nel suo fantastico percorso cominciato con la Champions League. Questa volta però la scena è tutta per il suo connazionale Klopp, una delle figure più importanti della storia calcistica della città di Liverpool che dopo 10 anni può riabbracciare di nuovo la coppa d’argento della League Cup.