Anfield teatro del ritorno degli ottavi di finale di Champions League: ospiti del Liverpool padrone di casa, l’Inter di Inzaghi.
Il vantaggio dato dallo 0-2 di San Siro ha reso indolore la sconfitta (0-1) per i Reds.
La gestione del Liverpool
Il primo tempo di Anfield è stato quasi un replay di quello visto a Milano: Liverpool in gestione ed Inter a tratti coraggiosa, senza mai però affondare il colpo, grazie ad una retroguardia inglese molto solida. L’occasione più ghiotta l’hanno avuta i Reds con la traversa di Matip: ogni accelerazione dei padroni di casa ha dato l’idea di poter far male ai ragazzi di Inzaghi, ordinati ma fin troppo prudenti, visto anche lo svantaggio. Intensità alzatasi a fiammate in una prima frazione più convincente per il Liverpool che per i nerazzurri.
La perla di Lautaro e i legni di Salah
La ripresa ha allungato le squadre e aperto spazi con cui i velocisti dei Reds sono andati a nozze: Salah la grande spina nel fianco per la retroguardia dell’Inter e vicino al gol in due grandi occasioni, stampatesi sui legni della porta di Handanovic. Nel mentre, il silenzio è sceso su Anfield: fortuna e audacia hanno reso imparabile per Alisson la conclusione al volo di Lautaro Martinez da fuori area. Una rete fantastica quella del Toro, che ha dato fin troppo entusiasmo all’Inter e, in particolare, a Sanchez. Il cileno, nonostante l’esperienza, è intervenuto con foga su Fabinho qualche minuto dopo il vantaggio del compagno di reparto: secondo giallo e 7 nerazzurro sotto la doccia. Questo l’episodio che ha, di fatto, condannato i ragazzi di Inzaghi a subire la gestione dei Reds per il resto della gara e ad abbandonare la competizione.
Il Liverpool approda dunque ai quarti di finale nonostante la sconfitta, forte dello 0-2 ottenuto a Milano. All’Inter resta qualche rimpianto, certo, ma la consapevolezza d’essere stata eliminata da una corazzata che da 60 partite non perdeva tra le mura amiche.