Allo Stamford Bridge andava in scena il big match della sesta giornata di Premier. Il Chelsea, dopo la sconfitta in Champions League con il Valencia, cercava la prima vittoria casalinga della stagione; i Reds, reduci dal passo falso del San Paolo, avevano bisogno dei tre punti per rispondere ad uno strepitoso Manchester City. Una gara difficile che i ragazzi di Klopp hanno portato a casa con il carattere della grande squadra. I Blues crescono di giornata in giornata ma in questa stagione servirà pazienza perché la squadra è giovane ma ha del materiale su cui si può lavorare.
Chelsea, non è tutto da buttare
Seconda sconfitta consecutiva (dopo quella in Europa), tredici goal subiti e nessun successo casalingo. Il percorso del Chelsea non è dei migliori ma tutto sommato era pronosticabile. Un allenatore alla prima esperienza importante, le difficoltà estive date dal blocco del mercato e la voglia di iniziare un nuovo progetto puntando sui giovani. Tre indizi che testimoniano le difficoltà dei Blues. Oggi, però, non è tutto da buttare; i ragazzi di Lampard hanno messo in difficoltà i campioni d’Europa e, probabilmente, la reazione avuta dopo il doppio svantaggio avrebbe meritato il pareggio. E’ mancata l’esperienza ma questa verrà con il tempo. Una sconfitta che lascia l’amaro in bocca ma dalla quale si deve ripartire per continuare a crescere.
Liverpool, sono sei
Una vittoria da grande squadra, l’ennesima testimonianza di come il Liverpool voglia tornare a vincere la Premier League (un titolo che manca dal 1990). Alexander-Arnold e Firmino portano la sesta vittoria consecutiva; tre punti fondamentali anche perché arrivati dopo la sconfitta in Champions League che poteva minare le certezze dei Reds. I ragazzi di Klopp, invece, hanno maturato una forza caratteriale disarmante; i tre punti di oggi sono stati conquistati con la rabbia di chi non vuole mollare nulla. Una squadra bella, concreta, solida (miglior difesa della Premier) e con tanta voglia di continuare su questa squadra. Il Liverpool manda l’ennesimo messaggio ai campioni in carica.
