Ci si aspettava una prestazione vivace da parte dell’Italia dopo la brutta prestazione del Bernabeu. Non è arrivata, ma almeno è stata accompagnata dai tre punti. Tante le note negative da sottolineare: dalle distanze dei reparti, agli esterni troppo larghi, passando per le due punte che si sono pestate troppo i piedi. Tutte situazioni di gioco che possono essere ricondotte all’inefficienza del 424 usato da Ventura.
La partita
Darmian spostato a sinistra per Spinazzola, uno dei peggiori contro la Spagna ed uscito malconcio dal Bernabeu, Astori per Bonucci squalificato, con Chiellini infortunato, e Conti dirottato a destra nella zona occupata dal terzino del Manchester United. Questi gli unici cambi rispetto alla partita contro le Furie Rosse. Il primo tempo però mostra solo i limiti del gioco professato da Ventura; troppe infatti le giocate prevedibili, con i nostri esterni offensivi molto lontani dalla porta. Verratti e De Rossi diventavano improvvisamente imprecisi e frettolosi, con le due punte, Immobile e Belotti, troppo fuori dal gioco, alla ricerca continua di una profondità che finiva per allungare la squadra, lasciando la metà campo quasi sempre sguarnita. Un’occasione per parte nei primi quarantacinque minuti, la prima per Israele al 41° con Cohen e la seconda sui piedi di Insigne, al 46°. In entrambe le opportunità attenti i due estremi difensori nel neutralizzare i tiri.
Nel secondo tempo Ventura sostituisce Conti dopo 4 minuti con Zappacosta, mentre al 53° l’Italia riesce a passare in vantaggio: cross di Candreva sul secondo palo e Immobile insacca, staccando indisturbato. Migliora il giro palla azzurro con il vantaggio, fino a toccare il 71% finale di possesso palla, ma è un possesso innocuo e sterile che non dà mai l’impressione di essere finalizzato a creare qualcosa di pericoloso. Di fatti, dalla rete dell’uno a zero fino al fischio finale, c’è un’altra sola occasione, sprecata da Belotti al 77°. Di positivo ci sono sicuramente i tre punti, non tanto per sperare di recuperare la Spagna, quanto per blindare il secondo posto che qualifica ai playoff. L’Albania, la più immediata inseguitrice dell’Italia, ha infatto pareggiato contro la Macedonia per 1-1, raggiunta da un gol di Trajkovski al minuto 78, e va a meno sei dagli Azzurri quando mancano due gare alla fine. La Spagna dovrà giocare, in casa, proprio contro gli albanesi nel prossimo turno, in una giornata che sarà dunque decisiva per le sorti del girone. L’Italia se la dovrà vedere invece con la Macedonia ed in caso di vittoria sarà certa almeno della seconda piazza. Appuntamento quindi al 6 ottobre, quando il girone G emetterà probabilmente i suoi verdetti per Russia 2018.