Il pareggio con il Bayern unito alla vittoria in Champions League sul campo del Benfica hanno fatto capire al Lipsia di avere tutte le carte in tavola per poter vivere una stagione da protagonista. I ragazzi di Nagelsmann arrivavano al Weserstadion con l’obiettivo di vincere per mantenere il primato della classifica indipendentemente dal risultato del Dortmund (impegnato domani contro l’Eintracht). Il Werder, senza dieci titolari, cercava la terza vittoria consecutiva per avvicinarsi alla zona Champions.
Lipsia, sognare è lecito
Un’altra grande prestazione, dopo il pari con il Bayern e la vittoria in Champions. Werner e compagni rispondono ai bavaresi (quattro a zero sul Colonia nel pomeriggio) e tornano al comando della classifica. Nagelsmann termina questa settimana con sensazioni assolutamente positive; la squadra propone un bel calcio, si diverte e mantiene quella capacità di cambiare pelle a seconda dell’avversario. Con il Bayern tre moduli in novanta minuti; oggi il 3-5-2 di partenza si è trasformato in un 4-3-3. Testimonianza di come lo spartito Lipsia funzioni a meraviglia e il merito, ovviamente, va a Nagelsmann.
Ora bisognerà lavorare sulla continuità; il Lipsia e lo stesso Nagelsmann non hanno mai lottato fino alla fine per un trofeo e con un competitor come il Bayern Monaco serve la massima concentrazione per chiudere la Bundesliga davanti ai bavaresi. Oggi è arrivata un’altra dimostrazione e, nella settimana della Champions, non era per nulla semplice.
Werder, difficile fare meglio.
Al Werder non si poteva chiedere di più. Kohfeldt, senza dieci titolari, ha schierato l’unico undici possibile ricevendo anche qualche buona risposta. La squadra ci ha provato fino alla fine ma, oggi, la differenza tecnica non era colmabile.
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