Era il pomeriggio, forse, più importante della storia del Lipsia che vincendo contro il Mainz sarebbe andato primo in classifica a pari punti insieme al Bayern Monaco. Toccava vincere e vittoria è stata: tre a uno per i ragazzi di Ralph Hasenhüttl che ora volano in paradiso, anzi volano in testa alla Bundesliga; ventiquattro punti e fuga verso un sogno. Se per il Bayern vincere lo scudetto è una piacevole normalità, per il Lipsia, squadra più odiata di tutta la Germania, trionfare alzando il Meisterschale sarebbe una straordinaria favola che solo il calcio può raccontare.
Un tempo per andare in paradiso
Sono bastati quarantacinque minuti al Lipsia per archiviare la pratica Mainz. L’accoppiata Werner-Forsberg si è resta protagonista di una prima frazione semplicemente fantastica; due goal e un assist per il primo, esattamente il contrario per il secondo. L’attaccante tedesco e l’ala svedese, mostrando un grandissima intesa, hanno fatto volare il Lipsia che poi nel secondo tempo si è limitato a gestire. Dimostrazione di una grande squadra che, nonostante sia salita dalla seconda divisione, mette sul campo quella consapevolezza necessaria per realizzare quello che, forse, non è più un semplice sogno.
Ora viene il bello
Non è mai facile arrivare in testa ad un campionato, ma è ancora più difficile restarci. Difficoltà che aumenta ulteriormente se a dover restare davanti a tutti è una squadra che fino a qualche mese fa lottava per la promozioni in prima divisione. Ma forse è proprio questa la loro forza: il non dover dimostrare nulla, viversi il momento senza quella pressione che magari ha un Bayern Monaco, costretto a vincere sempre. Ovviamente non è solo la tranquillità a far essere in testa il Lipsia: i ragazzi di Hasenhüttl giocano bene, si divertono e fanno divertire. Un 4-4-2 classico che però si modella a seconda dell’avversario e del tipo o del momento della partita. Una squadra camaleontica pronta a mettersi i panni della prima della classe.