Il passaggio del turno contro la Juventus di Maurizio Sarri ha certamente alzato l’umore del Lione, chiamato ora a superare un ostacolo chiamato Pep Guardiola. Passare gli ottavi di finale non sembrava scontato al momento dei sorteggi, ma la rete di Tousart dell’andata e la capacità di saper soffrire una Juve arrembante hanno fatto la differenza. Rudi Garcia ha potuto festeggiare a suo modo un traguardo insperato dopo una stagione difficile e dopo una ripresa del ritmo partita non facilissima.
Tuttavia, non c’è tempo per piacersi troppo. Nel nuovo e spettacolare format della Champions League ci si gioca tutto in pochi giorni e sabato arriva il Manchester City. Allo Stadio José Alvalade di Lisbona, i Citizens arrivano con la consapevolezza di aver battuto meritatamente un avversario ostico come il Real Madrid di Zidane e si apprestano a lottare per inseguire una Champions League che inizia ad assumere le sembianze di un miraggio. Lo stesso Pep Guardiola è pronto a mettersi in discussione in caso non trionfasse mai con gli inglesi in questa competizione…
”Se non vinco la Champions League con il Manchester City avrò fallito”.
DATI – La sconfitta in Premier League contro un Liverpool imprendibile porta gli inglesi a investire totalmente sull’Europa per catalogare come ‘ottima’ la corrente stagione calcistica. Nonostante i favori del pronostico, i ragazzi di Guardiola devono fare i conti con un taboo: nei precedenti due incontri contro il Lione in Champions, non è mai arrivata una vittoria con un una sconfitta e un pareggio. Tuttavia, i francesi hanno passato il turno una sola volta ai quarti di finale battendo i Bordeaux di Laurent Blanc; restando in Francia, il Manchester City ha passato questo scoglio soltanto battendo il PSG ormai 4 anni fa. Il grande stato di forma di Gabriel Jesus, infine, potrebbe portarlo a essere i terzo giocatore a segnare in 3 partite di Champions a eliminazione diretta dopo Aguero e Sterling.
FORMAZIONI – La difesa degli inglesi vede il solo rientrante Mendy come novità con la conferma di Ederson, Fernandinho, Laporte e Walker completare il pacchetto arretrato. Rodri e Gundogan coprono le spalle a Kevin De Bruyne, libero di spaziare e inserirsi nei pressi di Gabriel Jesus e Sterling. Lotta aperta per l’undicesimo titolare con Phil Foden, ottimo contro il Real, che insidia Bernardo e David Silva oltre a Riyad Mahrez. Il Lione risponde con tutti gli effettivi e quindi, davanti ad Anthony Lopes, troveremo l’ormai consueta difesa a tre con Denayer, Marcelo e Marçal completata da Dubois e Cornet da quinti di centrocampo. Nella zona centrale regna Bruno Guimaraes affiancato da Caqueret e Aouar: in avanti, spazio a Toko Ekambi con Memphis Depay a girargli attorno. Probabile panchina per Dembelé, ma non è detta l’ultima parola.
Il Lione aspetta la semifinale da dieci lunghi anni. Nella stagione 2009-10, Lisandro Lopez e compagni hanno eliminato anche il Real Madrid prima di arrendersi al complessivo 4-0 rifilato loro dal Bayern Monaco. Riappropiarsi di una posizione di rilievo in Europa farebbe certamente bene al caloroso pubblico dell’OL: l’entusiasmo sarà un’arma da sfruttare e dosare per affrontare il quarto di finale con personalità, ma senza convincersi troppo di aver imbrigliato i Citizens di Guardiola. Gli inglesi hanno fame e sanno sfruttare molto bene gli spazi larghi e gli uno contro uno.
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