Finisce l’andata degli ottavi di finale di Europa League e termina con un risultato negativo per la Roma che perde per quattro a due e complica il suo cammino europeo. Dura un tempo la squadra di Spalletti che nella ripresa subisce la reazione d’orgoglio del Lione che come un cecchino colpisce all’inizio, a metà e alla fine della partita. Una sconfitta che fa male soprattutto se unita al derby di coppa Italia e a quella con il Napoli in campionato; il passaggio del turno non è compromesso ma tra una settimana all’Olimpico servirà lo stadio pieno e soprattutto la vecchia Roma, quella che sembra essersi persa al termine della bella vittoria contro l’Inter.
Il Lione la vince di energia
La differenza tra il primo ed il secondo tempo della gara tra Lione-Roma è nettissima; nella prima frazione di gioco i giallorossi dominano la partita, andando negli spogliatoi in vintaggio per due a uno. La sfortuna, per gli uomini di Spalletti, è che la gara dura novanta minuti e allora al ritorno dagli spogliatoi il Lione mette in campo tutta la rabbia, la voglia, l’orgoglio e soprattutto l’energia (quella che sembra mancare ai giallorossi) di chi non ci sta a perdere e, alla fine, riesce a portare a casa una vittoria importantissima in vista della gara di ritorno. Tra una settimana Lacazette e compagni dovranno difendere i due goal di vantaggio gudagnati nel secondo tempo perfetto di stasera.
Roma, tre indizi fanno una prova
Non è ancora finita e il ritorno all’Olimpico consente alla Roma di sperare in una qualificazione ai quarti di finale; per passare, però, serve una prova di forza importante ma soprattutto serve che la Roma ritrovi quella brillantezza che sembra non essere più. Spalletti dopo il derby escluse cali fisici ma tre indizi (Lazio, Napoli e Lione stasera) fanno una prova. Prima della partita di ritorno, la Roma dovrà vedersela con il Palermo; la gara del Renzo Barbera dovrà essere utile per far rifiatare alcuni giocatori fondamentali (Dzeko su tutti), che servono per compiere l’impresa.
