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L’Internacional retrocede, torna D’Alessandro

L’ultimo turno di Brasileirao ha ufficializzato una tragedia annunciata: l’Internacional è retrocesso in Serie B. La notizia ha toccato il cuore di Andrés D’Alessandro che ieri ha giocato il suo ultimo Superclasico con la maglia del River Plate e che nella prossima stagione proverà a riportare il Colorado nel massimo campionato.

Dopo Botafogo e Vasco da Gama è il turno dell’Internacional: il Brasileirao ogni anno sta perdendo una big anche se poi le due squadre carioca precedentemente menzionate hanno fatto immediato ritorno tra i grandi. Stessa sorte ci si augura nella metà rossa e popolare di Porto Alegre dove si era partiti sperando nel titolo e si è concluso con una disastrosa retrocessione.

Il risultato dello Sport Recife era una condanna a cui non si poteva porre rimedio: l’Internacional non poteva far altro che aspettare il fischio finale per vedere annunciata la sua retrocessione visto che anche la speranza aritmetica era abbandonata.

Adesso servono le forze per ripartire, serve un’organizzazione societaria seria per mettere in piedi una squadra capace di tornare immediatamente in Serie A. D’Alessandro è uno dei giocatori simbolo di questa squadra, uno capace di alzare al cielo con quei colori sia la Copa Libertadores che la Copa Sudamericana negli anni d’oro del club.

L’Internacional è la squadra con cui il Cabezon ha giocato più partite e con cui ah vinto di più Forse sente più suoi quei colori che quelli del River nonostante il bacio alla maglia di ieri. Nel suo rapporto con la causa millionaria infatti non si può omettere l’assist a Bergessio quando vestiva la maglia del San Lorenzo e la rabbiosa esultanza in quel folle turno di Copa Libertadores che lo ha reso meno idolo di quanto credeva di essere tra i tifosi del River.

All’Internacional invece tutti lo amano e ora sognano una risalita immediata sotto i suoi colpi. Il D’Alessandro visto ieri sera è stato il migliore in campo della squadra di Gallardo e ha dato l’impressione di avere qualche cartuccia ancora da sparare. Ora gli spetta un compito difficilissimo, quello di riportare in Série A la squadra che più di tutte gli ha dato gloria.

Simone Gamberini

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