L’Inter ha vinto il campionato e ha conquistato la tanto agognata seconda stella, ma cosa sono e cosa significano le stelle dei club e delle nazionali?
Con la vittoria di ieri nel Derby di Milano, l’Inter si è matematicamente laureato campione d’Italia con ben cinque giornate di anticipo. Oltre alla gioia di vincerlo nella stracittadina (prima volta nella storia del nostro campionato), il club nerazzurro può anche vantarsi di aver conquistato la seconda stella proprio prima dei cugini rossoneri, i quali sono ancora fermi a una. Ma che significato hanno queste stelle? E perché ce le hanno anche alcune nazionali? Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.
La Juventus ne può vantare ben 3, l’Inter ha appena raggiunto la seconda e il Milan ne ha soltanto una, mentre nessun altro club in Italia ha la possibilità di aggiungerne sulla propria maglia: stiamo parlando, naturalmente, delle stelle che alcune squadre di club hanno sopra il proprio stemma. Inoltre, anche la nostra nazionale ha ben 4 stelle sullo stemma. Ma che significato hanno?
Numerose squadre hanno ormai incorporato stelle nei loro stemmi: è una pratica comune in quasi tutta Europa, ma il simbolismo varia da un luogo all’altro. In realtà, esiste una distinzione significativa, soprattutto nella gestione dei club e delle nazionali.
La stella è un elemento decorativo, inserito sulla divisa sportiva per commemorare una vittoria – o un certo numero di vittorie – ottenute in passato. La prima squadra a adottare questa pratica fu la Juventus nella stagione 1958-1959, su suggerimento della Lega Nazionale Professionisti (LNP). Sul loro uniforme bianconero, fu aggiunta una stella dorata a cinque punte per celebrare il decimo titolo italiano conquistato, un primato nazionale. Attualmente, la stella è anche presente nel basket e nel rugby, dove viene assegnata per la conquista di dieci titoli nazionali.
La decisione presa all’epoca dal presidente della Juventus, Umberto Agnelli, ha avuto un impatto significativo. L’ispirazione derivò dalla Stella al Merito Sportivo, un riconoscimento del CONI istituito nel 1933. La Lega accettò questa forma di distintivo, optando per questo particolare simbolo. Attualmente, solo tre squadre in Italia indossano la stella sulle maglie: la Juventus, con 3 stelle per 36 titoli nazionali, l’Inter, con 1 stella (che diventeranno 2 a partire dalla prossima stagione) per 19 titoli nazionali e il Milan, con 1 stella per 19 titoli nazionali.
Il Genoa, la squadra più longeva d’Italia, attende con impazienza dal lontano 1924 di poter cucire la sua prima stella sul petto. Quell’anno, i rossoblù conquistarono il loro nono titolo nella storia del club. Il prossimo scudetto che il grifone conquisterà lo qualificherà per questo prestigioso riconoscimento. Tuttavia, Bologna, Torino e Pro Vercelli dovranno vincere altri tre scudetti ciascuno, poiché nel loro palmarès vantano sette titoli nazionali.
La distribuzione delle stelle varia notevolmente nei diversi paesi europei. Questo è evidente in Germania, così come in Francia, dove i club godono di una maggiore libertà nel definire le regole per le divise. Ecco un riassunto delle pratiche adottate:
– Germania: Una stella viene assegnata ogni tre titoli nazionali, due stelle per cinque titoli, tre stelle per il decimo campionato e quattro per il ventesimo successo.
– Spagna: Non esiste un regolamento specifico e spesso le stelle non vengono utilizzate.
– Inghilterra: Le decisioni sono lasciate alla discrezione dei singoli club.
– Francia: Le decisioni sono lasciate alla discrezione dei singoli club.
– Scozia: Come in Italia, una stella viene aggiunta allo stemma per il decimo titolo nazionale.
– Olanda: Come in Italia, una stella viene aggiunta allo stemma per il decimo titolo nazionale.
Nella Champions League, l’UEFA ha introdotto una regola specifica: una stella viene aggiunta sulle maglie delle squadre che hanno vinto almeno 5 Coppe dei Campioni nella loro storia. Ecco i club che possono vantare questo prestigioso primato:
– Real Madrid
– Milan
– Barcellona
– Bayern Monaco
– Liverpool
– Ajax
Per le nazionali, la regola è più diretta. Una stella viene aggiunta al logo della federazione dopo ogni vittoria in un Campionato del Mondo. Il Brasile, per esempio, ha cinque stelle, mentre l’Italia e la Germania ne hanno entrambe quattro.
Per le competizioni continentali come gli Europei e la Copa America, invece, sono previsti distintivi speciali da applicare sulle maglie dei vincitori.
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