Quarta vittoria per 1-0 su cinque in Champions League per i nerazzurri: ora basta un punto per conquistare gli ottavi di finale
Young Boys, Arsenal, Lipsia e Sparta Praga: sono queste le quattro squadre che in questa stagione sono cadute sotto i colpi di una filosofia – puramente e orgogliosamente italiana – che ha dato il via alla guerra tra giochisti e risultatisti: il corto muso. L’Inter di Simone Inzaghi, infatti, in questa nuovissima edizione della Champions League, ha deciso di dedicarsi alla praticità, senza eccedere in schemi di gioco articolati e complicati da mettere in campo, ricordandosi che per portare i 3 punti a casa è necessario fare una sola cosa: “mettere il musetto davanti”.
Inzaghi imita Allegri e porta l’Inter a un passo dagli ottavi di Champions
Una vittoria che di certo non avrà fatto felici gli amanti del bel gioco – i filosofi del calcio che, rubando una celebre frase di Johan Cruijff, preferirebbero vincere 5-4 che 1-0 –, ma una vittoria che vale comunque 3 punti. E proprio questi 3 punti, arrivati con una partita che ha portato alla mente di molti allegriane memorie, sono a dir poco fondamentali per il continuo del percorso dell’Inter in Champions League.
Ad avvicinare la squadra di Inzaghi al traguardo, infatti, è bastato l’ennesimo capolavoro di Lautaro Martinez, che finalmente sembra essere tornato ai suoi livelli e pronto per prendersi sulle spalle il resto della squadra in questa seconda parte di stagione. Poi, da dopo il gol dell’argentino, la partita è diventata brutta, sporca e cattiva, con i nerazzurri che hanno saputo resistere agli attacchi dello Sparta Praga facendo esaltare chi, invece, ama vedere lo spirito di squadra e la capacità di soffrire tutti insieme nei momenti di difficoltà.
Ora gli ottavi di finale sono a un punto di distanza
La vittoria a Praga ha di fatto messo una seria ipoteca sul passaggio del turno dell’Inter. Sebbene i nerazzurri non abbiano ancora la certezza matematica di essere tra le migliori otto, la situazione sembra essere piuttosto tranquilla. Nel prossimo turno, a San Siro, arriverà il Monaco, anch’esso in corsa per lo stesso obiettivo dell’Inter. Alla squadra di Inzaghi, però, sarà sufficiente un pareggio per assicurarsi il traguardo, anche se, paradossalmente, una sconfitta potrebbe comunque garantire l’accesso diretto agli ottavi, a seconda dei risultati delle altre gare.
Le differenze tra campionato e Champions League nei numeri
Salta immediatamente all’occhio la netta differenza nel rendimento offensivo tra le competizioni europee e il campionato italiano. In Champions League, l’Inter ha realizzato appena 8 gol in 7 partite (poco più di uno a match), dimostrandosi maestra del “corto muso” tipico della filosofia allegriana, e vantando la miglior difesa tra le 36 partecipanti, con un solo gol subito, al 90’ contro il Bayer Leverkusen nell’unica sconfitta subita. In Serie A, invece, i nerazzurri hanno trovato la rete 51 volte in 20 gare, con una media impressionante di 2,55 gol a partita, subendone 18 in 20 incontri disputati, ovvero quasi uno a partita. Una differenza evidente, ma che non intacca la sostanza: l’Inter continua a vincere e a dominare.