Se avete ancora in testa il gol con cui Leon Goretzka ha indirizzato sui binari del Bayern il Klassiker dello scorso sabato tranquillizzatevi, è normale. Se invece avete scordato l’impatto avuto dal ‘Re Leon‘ nel primo tempo della stessa partita, nelle sfide precedenti o, più in generale, dalla ripresa della Bundesliga dello scorso maggio allora, mi dispiace per voi.
Dal primo lockdown, quando il mondo del calcio si è fermato, il centrocampista tedesco ne è uscito sfoggiando una muscolatura che farebbe invidia ai culturisti. Non è solo la crescita fisica ad aver segnato un punto di svolta nella sua carriera ma è, soprattutto, lo sviluppo tattico ad aver fatto la differenza per le sorti del Bayern Monaco. La ‘Bromance‘ con Joshua Kimmich, suo compagno di reparto, ha creato un’alchimia tra i due che li rende una delle coppie di centrocampisti meglio assortite – e più forti – dell’intero panorama calcistico mondiale.
Goretzka è l’ossatura del Bayern
La crescita tattica di cui si parlava poc’anzi ha fatto di Goretzka il giocatore perfetto per questo Bayern. Bravo a posizionarsi in fase di non possesso, eccellente a farlo quando la palla l’amministrano i giocatori in maglia rossa. Legge in anticipo le giocate del compagno di reparto e questo fa sì che raramente la squadra risulti troppo scollata tra difesa a centrocampo. Ha ottimi tempi d’inserimento che spesso coincidono con gol pesanti (già 6 reti in questa stagione su 24 partite) – citofonare a Dortmund per ulteriori chiarimenti.
Nel Bayern Monaco campione d’Europa magari era più facile che a rubare l’occhio fosse un Robert Lewandoski in formato deus-ex-machina, il mai domo Alphonso Davies, o anche un Joshua Kimmich sempre più maturo ma l’apporto di Leon Goretzka non va mai sottovalutato. Naturalmente dietro tutto questo c’è la lunga mano di quello che si sta rivelando essere un genio delle panchine, Hans-Dieter Flick. L’ex centrocampista dello Schalke aveva dimostrato anche prima il suo talento ma l’arrivo del tecnico di Heidelberg ha fatto sì che Goretzka raggiungesse la maturità calcistica a 26 anni appena compiuti.
L’ultimo anno è stato fantastico tanto per i bavaresi quanto per il nativo di Bochum e siamo certi che le cose possono continuare a girare bene per entrambe le parti se e solo se questo connubio continuerà ad esistere. Il Bayern ha reso grande Goretzka, non si può dire lo stesso del contrario perché i bavaresi grandi lo erano già, ma il centrocampista tedesco ha aiutato a rendere ancora più scintillante una squadra leggendaria.