Se fosse stato un incontro di pugilato, il Lille avrebbe vinto ai punti con decisione unanime. Non tanto per numero di tiri, quanto per numero di pericoli concreti per la porta di Antony Lopes. Il Lione ha dovuto dare fondo a tutte le sue forze per non cadere sotto i colpi dei campioni di Francia, apparsi più pimpanti e propositivi. L’infortunio di Henrique e la costante discesa di Ikoné e Bamba sulle fasce, con conseguente mismatch atletico che ha visto Damien Da Silva e Boateng provarle tutte per avere la meglio con l’esperienza, sono stati un forte pericolo per a difesa di Bosz. Il risultato è uno 0-0 non molto emozionante, ma ricco di argomenti.
Il Lione trova le sue migliori occasioni con Dembelé che, prima, svetta da solo in area senza trovare l’obiettivo grosso e, dopo, viene fermato da José Fonte appena dopo lo stop a centro area a inizio ripresa. Per il resto, la manovra è risultata molto prevedibile con il solo Aouar a dare un tocco di classe all’imprevedibilità di squadra. Suo lo stop orientato improvviso che ha creato superiorità numerica a centro campo saltando Celik sulla destra di prima pur mostrandogli le spalle. Il piattone da fuori area è andato fuori di un soffio.
Per il resto, il Lille ha legittimato sul campo i suoi valori mostrando a tratti la stessa capacità di creare densità dentro l’area che ha caratterizzato la passata stagione. Il dialogo costante tra Bamba e Ikoné con le punte ha creato metri e metri di campo alle spalle della consueta difesa alta dell’OL. A venti dalla fine, un’uscita di Lopes su Yilmaz ha rischiato di regalare al Lille il rigore del vantaggio, ma il VAR ha fermato tutto considerando il contatto non falloso. Poco prima, Ikoné trova in profondità il turco che si fa ipnotizzare da Lopes che, però, respinge il pallone nelle disponibilità dello stesso Ikoné che spara alto a botta sicura. Per l’obiettivo della Fiorentina, non è bastata l’occasione più ghiotta della gara per affermarsi come uomo decisivo.
Il pari non fa felice nessuno con il Lille e il Lione che, per quanto la classifica sia corta con soli sei punti tra il Reims quattordicesimo e il Montpellier quinto, non regala a nessuno i tre punti necessari per lanciarsi nella corsa all’oro, mai come quest’anno combattuta a questo punto della stagione. Bordeaux e Metz saranno le ultime avversarie per Gourvennec e Bosz prima della pausa natalizia: al Lione il compito di interrompere la ‘pareggite acuta’ che lo ha afflitto nelle ultime tre partite, al Lille quello di chiudere in bellezza una prima parte di stagione incerta.