La nuova stagione della Liga inizierà tra poco meno di due settimane: è riaperta la caccia al Barcellona di Luis Enrique. Il Real Madrid di Cristiano Ronaldo cercherà di tornare a vincere in patria dopo l’undicesimo trionfo in Champions League; l’Atletico Madrid punterà tutte le sue fiches sul Cholo Simeone, molto più che un allenatore per i Colchoneros. C’è molta attesa per il nuovo Sevilla di Sampaoli e ci si aspetta molto dal Villarreal, dopo l’ottima annata passata.
Noi di Footbola abbiamo preparato una guida per presentarvi ogni singola squadra: in questo primo articolo parleremo delle squadre che disputeranno, probabilmente, un campionato tranquillo: Betis, Deportivo la Coruña, Eibar, Espanyol, Malaga e Real Sociedad.
Ritorno storico in Primera Division per la squadra basca vice campione della Coppa UEFA 2001 che dopo un soffertissimo campionato in Segunda ha finalmente ritrovato la gloria della massima serie. Non è più tempo della maglia gialloblù versione Boca Juniors dei tempi d’oro ma la nuova militanza in Primera rappresenta comunque un traguardo storico: l’obiettivo è quello di centrare la salvezza il prima possibile anche se ambientarsi nel nuovo campionato sarà tutt’altro che semplice. In panchina quest’anno ci sarà Mauricio Pellegrino, alla prima vera esperienza in Europa (quella al Valencia fu una parentesi solo da traghettatore) dopo gli anni di gavetta in Sudamerica tra Estudiantes e Independiente, che potrebbe dargli un importante reputazione. Ad aumentare la profondità e la qualità della rosa a disposizione del tecnico argentino ci saranno nuovi innesti di sicura affidabilità: Theo Hernandez arriva dall’Atletico con la voglia di fare esperienza e guidare la difesa nonostante la giovanissima età, Krstitic può dare la qualità dimostrata nell’avventura sampdoriana mentre davanti l’ex Bilbao Ibai Gomez può fare la differenza come esterno assieme alla punta Deyverson, arrivato dal Levante per garantire gol. Infine tutto girerà attorno alla mente di Camarasa, il vero acquisto di questo mercato che dovrà aumentare il tasso tecnico della squadra. La squadra sembra attrezzata per salvarsi con anticipo ma dovrà cominciare col pasos giusto per non dover fare eccessivi sforzi nel finale di stagione.
Il Granada si appresta ad affrontare la Liga 2016-17 con la novità della proprietà cinese. La famiglia Pozzo (proprietaria di Watford ed Udinese) ha ,infatti, ceduto la società al colosso del marketing Desports a fine maggio. I tifosi sono curiosi e leggermente preoccupati allo stesso tempo. A giudizio dei più scettici, l’ultimo campionato, passato per la quasi totalità in zona retrocessione, avrebbe consigliato qualche rinforzo. Eppure al momento di soldi non ne sono stati spesi, visto che gli unici arrivi sono stati frutto di arrivi di calciatori svincolati o in prestito. Nel gruppo dei volti nuovi troviamo il discontinuo e spettacolare portiere messicano Ochoa, il terzino ex Rayo Tito, la velocità dell’esterno dell’Udinese (nell’ultima stagione tra Genoa e Carpi) Gabriel Silva e la freschezza dei giovanissimi Ponce (in prestito dalla Roma, con cui ha avuto una grande media gol in Primavera), Angban e Boga. Fatto assai curioso, visto che le cessioni di Success, Rochina e Jhon Cordoba hanno portato ben 31 milioni di euro nelle casse del club andaluso. Inoltre non saranno più a disposizione altri due calciatori importanti come Biraghi e Ruben Perez. I tifosi Filippinos confidano ora nel lavoro del tecnico Paco Jemez, che è atteso ad una sorta di riscatto personale dopo la cocente delusione della retrocessione con il Rayo Vallecano . Non sarà semplice, considerando che i dubbi e le scommesse da vincere rigurdano un po’ tutti i reparti. La certezza che cercherà di guidare la squadra verso la salvezza dovrebbe essere il sistema di gioco: quel 4-2-3-1 tanto amato da Jemez e già utilizzato dai biancorossi nel corso di tutta la stagione 15-16.
All’inizio della scorsa stagione nessuno avrebbe puntato un centesimo su una possibile permanenza in Liga da parte del Las Palmas, ciò nonostante la squadra allenata da Quique Setién ha tirato fuori l’orgoglio e raggiunto la salvezza anche prima del termine del campionato. Quest’anno la dirigenza ha voluto premiare lo storico risultato e ha rinforzato la rosa andando a prendere giocatori utili per limare alcune zone del campo non sufficientemente coperte: a livello mediatico il ‘colpo’ dell’estate è stato senza dubbio Kevin Prince Boateng che se riuscisse a tornare ai suoi livelli sarebbe decisamente un top player per i giallo-blu; il reparto più puntellato è stato senza dubbio la difesa, sulle fasce, a parametro zero, sono arrivati Michel (ex Almeria) e Helder Lopes (ex Pacos Ferreira) mentre al centro è arrivato, per due milioni di euro, direttamente dal Rubin Kazan Mauricio Lemos. E’ stato importante anche l’arrivo di una conoscenza del calcio italiano come Marko Livaja. Sul fronte cessioni non c’è molto da segnalare, invece, è stato difficile da smaltire il dolorosissimo addio al calcio di Valeron, leader carismatico di questa compagine. I punti cardini della rosa restano due, Jonathan Viera sulla corsia sinistra e Roque Mesa, faro del centrocampo. L’obiettivo stagionale sarà quello di ripetersi e centrare la salvezza, non sarà una passeggiata.
Nel primo storico anno in Primera Division le sfide sono tantissime: il Leganés arriva da matricola assoluta e avrà il compito di onorare la periferia di madrid dopo le retrocessioni di Getafe e Rayo Vallecano dello scorso anno. La promozione è stata un vero e proprio miracolo ottenuto da un gruppo solido che ha creduto in un’impresa molto più grande rispetto alle iniziali ambizioni del club. Il gruppo solido della Segunda Division è rimasto e dal mercato sono arrivati pochi acquisti ma a basso costo che potranno aiutare la causa del Leganés alla conquista di una salvezza che avrebbe del clamoroso. Miguel Angel Guerrero è uno di questi volti e a lui saranno affidate grandi responasbilità per quanto riguarda il reparto offensivo; tra i pali invece dovrebbe trovare posto il nostro Alberto Brignoli, arrivato dopo esser stato messo in disparte da una Juventus che aveva pochissimo da offrirgli (Juventus che al Leganés aveva ceduto anche un eroe della promozione come Appelt Pires). Questa piazza è pronta a godersi un anno tra le grandi con la speranza di restarci il più a lungo possibile: il sogno di restare in testa alla classifica in Segunda nonostante l’infinita bagarre con la concorrenza è stato avverato, quello di poter centrare una impensabile salvezza potrebbe rivelarsi una piacevolissima sorpresa.
L’Osasuna torna nella Liga dopo solo 2 anni di astinenza dalla maggiore divisione spagnola. In un campionato che l’aveva vista qualificarsi sesta, la squadra di Pamplona ha poi stupito tutti riuscendo ad ottenere la promozione nei play-off, eliminando Gimnastic e Girona. La squadra rosso-blu è tornata in Liga anche grazie alla guida del tecnico Enrique Martin, il quale ha attraversato con l’Osasuna momenti facili e non, sfiorando anche la retrocessione in tercera division. L’obiettivo del club sarà necessariamente la salvezza, in una stagione che dovrà essere d’assestamento, avendo il tempo così di migliorare la rosa per rimanere a lungo in Liga. Il mercato dei baschi tuttavia non è ancora decollato, ma si è trasformato in un valzer di prestiti sia in entrata sia in uscita che non promette nulla di buono. A Luglio ha salutato il centrocampista classe ’96 Mikel Merino, destinazione Dortmund per circa 4 milioni di euro. Di giocatori che hanno avuto esperienze all’altezza sono giunti a Pamplona Oriol Riera dal Depor e Juan Rafael Fuentes dall’Espanyol; tutti gli altri provengono da divisioni minori. Los Rojillos avranno il compito arduo di salvarsi senza mezzi adeguati e impostare un campionato di sofferenza con la difesa a 5 del tecnico Enrique Martin.
In questa stagione lo Sporting Gijon proverà a bissare la clamorosa salvezza conquistata lo scorso anno. Il 17esimo posto archiviato con fatica (solo a +1 dalla zona retrocessione) è il punto da cui partire per dare il via ad una grande stagione. L’impresa salvezza però quest’anno appare più difficile: nonostante i tanti acquisti ed il rinnovo del prestito da parte del Cagliari di Duje Cop, autore nella scorsa stagione con la maglia dello Gijon di 7 reti e 3 assist in 31 apparizioni, possono soltanto in parte rimediare alla cessione di Antonio Sanabria, la giovanissima prima punta (appena 20 anni) reduce da un’ottima stagione nella squadra di Abelardo, con la quale in 29 presenze ha siglato 11 gol ed un assist, diventando così il miglior marcatore del suo club. Senza il suo giocatore di maggior rilievo lo Sporting Gijon dovrà affidarsi alle reti di Cop e Carlos Castro, altro giovane promettente proveniente dalla cantera, ed all’esperienza del capitano Akberto Lora, arrivato ormai a disputare la sua decima stagione. La squadra dunque dovrà faticare parecchio per raggiungere la salvezza, l’obiettivo minimo per concludere nel migliore dei modi anche la prossima stagione.
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