Il Portogallo è una nazione in forte ascesa calcistica, non solo per l’Europeo vinto nel 2016 ma anche per la visibilità ottenuta in questa epoca grazie a Cristiano Ronaldo. Dopo CR7 sono cresciuti tantissimi talenti in grado di portare il calcio lusitano a livelli molto più alti rispetto a un tempo e anche ora la generazione futura sembra promettere davvero bene. Anche il campionato nazionale offre già diversi calciatori di grandi prospettive tra i più giovani, senza dover includere chi ha già enorme visibilità nonostante l’età come Florentino del Benfica.
Notarlo in campo è piuttosto facile: ha grande fisico e una capigliatura vistosa che lo rendono già di suo riconoscibile. Fa il trequartista, a volte gioca anche più indietro ma ha un compito ben preciso: far divertire le punte. La sua enorme visione di gioco è il grande punto di forza, con ripetuti assist che arrivano nei modi più svariati: dai tanti colpi di tacco, marchio di fabbrica utilizzato forse in eccesso, alle splendide imbucate. Ancora un po’ sgraziato nei movimenti, deve raffinare la sua presenza in campo per essere decisivo anche tra i grandi.
Parliamo di un classe 1998, quindi sicuramente più maturo rispetto a Romário Baró che è due anni più piccolo. Gonçalves è stato il trascinatore del Famalicao, rivelazione di inizio stagione: anche qui abbiamo tra le mani un trequartista, o comunque un centrocampista di palleggio, un giocatore di visione, ma anche di grande tecnica. La cavalcata personale contro il Benfica è il manifesto delle sue qualità, tra velocità, controllo e dribbling che lo rendono un calciatore potenzialmente importantissimo anche in contesti superiori.
Anche un portiere nella lista dei giovani più interessanti del campionato portoghese. Lo Sporting si è affidato a questo classe 1999 molto reattivo e bravissimo soprattutto nelle uscite basse: tanto coraggio, ottima abilità nel chiudere in fretta lo specchio della porta. In una stagione che difficilmente avrebbe regalato grosse soddisfazioni in termini di risultati, l’aver lanciato un altro grande talento potrebbe essere la nota più positiva dei Leões.
Per un classe 2002 aver già segnato più volte in prima squadra è sicuramente indice di grande adattabilità al nuovo contesto. Fábio Silva è un attaccante di grande istinto che segna principalmente su palle sporche, respinte corte, occasioni arrivate dal nulla. legge benissimo le traiettorie della palla anche se ancora fatica a trovare una sua continuità all’interno della partita, in cui pr non scomparire si prolunga spesso in pressioni forzate su difensori e portiere.
Venduto Raphinha al Rennes, lo Sporting ha dovuto cercare tra i giovani un suo erede. Camacho, portoghese di origine angolana preso dal Liverpool in estate, potrebbe essere la giusta risposta: certo non nell’immediato visto che il salto in prima squadra non è stato dei più semplici, ma sicuramente in un futuro molto prossimo. Si tratta di un’ala destra classe 2000, che usa principalmente il destro ma in grado di trovare un gol incredibile contro il Portimonense nello scorso dicembre. Ha esplosività ed è ancora un po’ disordinato nel dribbling, ma ha le qualità fisiche per poter fare la differenza a breve.
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