Si sta per concludere il 2020 del calcio spagnolo anche se in calendario manca ancora l’ultimo turno. Tra le difficoltà dovute alla crisi pandemica ci sono state tante realtà emergenti in questo anno di Liga, che andiamo a mettere all’interno della classifica delle sorprese dell’anno.
L’Atlético in testa alla classifica è una novità incredibile per il calcio spagnolo. Suona un po’ strano ma dopo un decennio dominato dal Barcellona e un campionato vinto in maniera schiacciante dal Real Madrid, era complicato immaginare che al termine dell’anno ci sarebbe stato in testa il gruppo di Simeone. Una squadra cresciuta improvvisamente con la nuova stagione, passata dall’essere una incompiuta alla favorita per il titolo finale. Ascesa impressionante.
La carriera di Ocampos rischiava di essere un enorme rimpianto per non aver sfruttato a pieno le proprie potenzialità. ma dopo l’ottimo inizio nel finale del 2019, il 2020 ha regalato al calcio mondiale l’esplosione di questo talento. Con il Siviglia ha fatto davvero di tutto: gol pesantissimi, dribbling esplosivi, persino parate quando si è ritrovato a giocare il finale di una partita in porta. Nella vittoria dell’Europa League c’è tanto di lui, un giocatore consacrato in questo anno solare.
Per ciò che è accaduto all’Elche forse servirebbe una classifica a parte. Il club valenciano non doveva neanche partecipare ai playoff per andare in Liga, ma dopo il recupero di Fuenlabrada-Deportivo La Coruña, a strappare il pass da sesta classificata è stato proprio l’Elche. Sfavoritissima ai playoff ha eliminato in semifinale il Saragozza e poi ha conquistato la promozione con un gol al minuto 96 della finale di ritorno contro il Girona, principale candidata alla promozione. Se non bastasse, chiuderà l’anno in zona salvezza in Liga. Un miracolo sportivo.
In un anno drammatico per il Barcellona la notizia più bella è aver scoperto il talento di Pedri. Nell’anno in Segunda con il Las Palmas era andato bene ma senza strabiliare; poi una volta passato al Barcellona si è visto quanto questo classe 2002 sia un vero predestinato. Tecnica, fantasia, raffinatezza: Pedri è un possibile fenomeno del futuro e lo si vede partita dopo partita, anche da quando il suo ‘gemellino’ Ansu Fati si è infortunato. Vederlo è una delizia per gli occhi.
Il 2019 era stato molto negativo per il Villarreal, ma dal post-pandemia in poi la squadra ha cominciato a vincere senza sosta. Prima con Calleja in panchina ha sfiorato la qualificazione Champions, poi con l’arrivo di Emery ha dominato il girone di Europa League e si è piazzata tra le candidate a uno dei migliori quattro posti in Liga. Rosa completa con validissime alternative, alcune anche giovani e futuribili, una squadra da cui aspettarsi tanto il prossimo anno, tra le sorprese più belle dell’intero 2020.
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