Dopo avervi raccontato la stagione del Granada (che potete trovare cliccando qui), in questa seconda puntata della nostra review della Liga 2016/2017 vi parleremo dell’Osasuna che si è piazzata al penultimo posto in classifica al termine di una stagione altalenante a livello di prestazioni con alcune strisce di sconfitte consecutive che hanno distrutto l’ambiente.
L’inizio di campionato dell’Osasuna si potrebbe definire, andandoci leggeri, difficoltoso, infatti, la prima vittoria della squadra di Pamplona arriva all’ottava giornata contro, tra l’altro, una squadra che poi si sarebbe rivelata una delle rivelazioni in positivo di questa Liga, l’Eibar, battuto 3-2 a domicilio. Prima di questa vittoria erano arrivate 4 sconfitte e 3 pareggi con la prima di campionato che aveva lasciato buoni spunti visto il punticino guadagnato su un campo comunque ostico come quello del Malaga. Se invece andiamo ad analizzare le sconfitte scopriamo come l’Osasuna abbia perso contro 4 squadre molto quotate, su tutte il Real Madrid che si impone con un rotondo 5-2 al Bernabeu, le altre avversarie che hanno saputo vincere contro i Rojillos sono state Real Sociedad, Espanyol e Villarreal.
Dopo la prima vittoria in campionato ottenuta come vi dicevamo prima contro l’Eibar, l’Osasuna entra in un periodo nero fatto di tante sconfitte e qualche pareggio sparso. Dopo aver perso in casa contro il Betis e pareggiato sul difficile campo dell’Athletic Club, la squadra di Pamplona perde ancora tra le mura amiche contro l’Alaves, a quel punto arriva la decisione della società di cambiare guida tecnica alla squadra, via Enrique Martin e dentro Joaquin Caparros, il tecnico spagnolo però non riesce a dare la giusta scossa ad una formazione che fatica anche a portare a casa un punto, arrivano cosi 5 sconfitte consecutive segnando solamente 1 gol e subendone 13. Dopo questa striscia di sconfitte arriva un altro cambio in panchina e questa volta la decisione è clamorosa, a prendere le redini della squadra, infatti, è il direttore sportivo dell’Osasuna, Petar Vasiljević. La squadra di Vasiljević torna a portare a casa un punticino nel match casalingo contro il Valencia che termina sul risultato di 3-3, dopo questo pareggio l’Osasuna si trova ad occupare l’ultima posizione della classifica con 8 punti conquistati, 8 in meno rispetto al quartultimo posto occupato dal Leganes. Nelle successive tre partite l’Osasuna porta a casa 2 punti, frutto dei pareggi contro Granada (in trasferta) e Malaga (in casa).
Dopo questi due pareggi inizia un altro periodo terribile per gli uomini di Vasiljević che termina il 5 marzo con la sconfitta sul campo del Las Palmas per 5-2 che porta a 6 la striscia di sconfitte consecutive che la squadra di Pamplona interrompe grazie al pareggio casalingo contro l’Eibar. Il campionato dell’Osasuna prosegue con altre due sconfitte in fila contro Betis e Athletic Club.
A nove giornate dal termine l’Osasuna sembra cominciare a trovare il bandolo della matassa visto che riesce nell’impresa di infilare due vittorie consecutive, la prima contro l’Alaves in trasferta con il risultato di 1-0 e la seconda in casa contro il Leganes per 2-1. Se da una parte le due vittorie hanno portato 6 punti importantissimi, dall’altra è anche vero che il distacco dalla quartultima in classifica, a 7 giornate dalla fine, è di ben 10 punti, un ritardo difficilmente colmabile a meno di miracoli sportivi. Il rush finale è una continua altalena di risultati per l’Osasuna che prima perde 3-0 al Vicente Calderon, poi pareggia in casa contro lo Sporting Gijon per 2-2 per poi tornare a perdere in maniera roboante al Camp Nou con l’incredibile risultato di 7-1, proprio questa sconfitta contro il Barcellona ha dato la mazzata finale all’Osasuna che al triplice fischio ha avuto la certezza matematica della retrocessione.
Una stagione da dimenticare quella dei Rojillos, l’unico giocatore in grado di arrivare in doppia cifra per quanto riguarda le realizzazioni è Sergio Leon, 10 gol per lui con Roberto Torres che si è comunque fatto valere visto il ruolo di centrocampista realizzando ben 7 gol. Il problema maggiore è stata la fase difensiva, l’Osasuna, infatti, ha chiuso il campionato con la peggior difesa, ben 94 gol subiti, più di 2 reti a partita, un numero che parla da solo.
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