Tra cambi di allenatore e risultati insoddisfacenti il Valencia ha vissuto una stagione davvero molto complicata piazzandosi alla fine al 12esimo posto, una posizione che di certo non rappresenta al meglio una rosa che se sfruttata al meglio potrebbe tranquillamente lottare per un posto in Europa League.
Con Pako Ayestaran alla guida la Liga del Valencia parte nel peggiore dei modi, infatti, arrivano subito 4 sconfitte consecutive contro Las Palmas, Eibar, Betis e Athletic Club, proprio a seguito di quest’ultima sconfitta arriva l’esonero di Ayestaran che viene sostituito da Voro, l’allenatore spagnolo classe 1963, che guiderà la squadra in attesa che venga trovato un altro allenatore, ha subito un’impatto positivo con la squadra visto che arrivano due vittorie in fila contro Alaves e Leganes ma i sorrisi durano poco, nelle successive 9 partite, con la squadra che nel frattempo trova il suo allenatore in Cesare Prandelli, arriva solamente un successo, quello contro lo Sporting Gijon, a margine di 5 sconfitte e 3 pareggi. La squadra non gioca un brutto calcio offensivo ma in difesa pecca clamorosamente di concentrazione, soprattutto per quanto riguarda le palle inattive dove i difensori del Valencia vanno costantemente in tilt lasciando spesso liberi di colpire gli avversari di turno.
A margine delle 5 sconfitte e 3 pareggi con una sola vittoria nelle ultime 9 partite la dirigenza del Valencia sente il bisogno di cambiare ancora la guida tecnica della squadra, via quindi Prandelli e dentro ancora Voro che potrà contare anche su Simone Zaza, l’attaccante italiano viene acquistato dalla Juventus durante il mercato invernale. Il 2017 per il Valencia di Voro non inizia in maniera eccelsa ma neanche male come gli ultimi mesi del 2016, arriva prima un pareggio contro l’Osasuna poi due belle vittorie consecutive contro Espanyol e Villarreal per poi perdere altre due partite contro Las Palmas ed Eibar. Successivamente a queste ultime partite arrivano ben 3 vittorie in 5 partite tra cui quella spettacolare del Mestalla contro il Real Madrid con Zaza assoluto protagonista.
Con la zona europea troppo lontana e la retrocessione che non rappresenta un pericolo, il Valencia nelle ultime 13 giornate di campionato è autore di risultati molto altalenanti tra di loro, basti pensare che dopo le 3 belle vittorie consecutive contro Depor, Celta Vigo e Granada a cavallo tra il 2 e il 9 aprile, arriva prima il pari contro il Siviglia e poi 3 sconfitte consecutive che non hanno fatto altro che confermare i tanti problemi difensivi di cui vi parlavamo qui sopra. Nelle ultime 3 giornate, con la squadra ormai senza nessuna motivazione, arriva prima il poker inflitto all’Osasuna poi la bella vittoria esterna contro l’Espanyol e infine una sconfitta tra le mura amiche contro il Villarreal in piena lotta per la zona Europa League.
Come dicevamo ad inizio articolo questa squadra è andata ben al di sotto delle aspettative, soprattutto visto e considerato il valore tecnico di molti giocatori, su tutti Carlos Soler che è stato uno dei pochi spunti positivi di questa stagione per il Valencia, il centrocampista spagnolo classe 1997 ha espresso doti tecniche davvero interessanti unite ad una personalità molto rara se rapportata alla giovane età.
A livello di gol segnati non troviamo neanche un giocatore in grado di raggiungere la doppia cifra ma tanti che hanno segnato dai 4 ai 6 gol, proprio con 6 reti hanno chiuso la Liga 2016/2017 Munir, Santi Mina e Simone Zaza. Da segnalare sicuramente la grande stagione di Diego Alves che è diventato il miglior para rigori della storia del massimo campionato spagnolo.
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