La Liga del Real Madrid è sempre più vicina: Zidane ha messo nel mirino il suo secondo campionato per cui ormai sembra solo una questione di tempo. Da qui alla fine il calendario è abbastanza morbido, soprattutto ora che è stato tolto di mezzo dagli impegni l’ostica sfida con il Getafe: se c’è però una partita che può creare problemi è quella con l’Athletic, per ragioni di rivalità più che tecniche, ambito in cui a oggi sembra il Villarreal la squadra più pericolosa di quelle ancora da affrontare.
Ma siamo veramente ai dettagli, perché a questo Real Madrid, concreto e praticamente imbattibile visto che ha subito solamente due gol da quando si è ripartiti, è difficile veramente togliere dei punti. Anche a una rivale storica come l’Athletic, squadra decisamente in forma reduce da tre vittorie nelle ultime quattro partite, tra cui il prestigioso successo contro un Valencia ormai in piena balia degli eventi.
Sarà San Mamés la cornice vuota di questo incontro, stadio dove i ragazzi di Garitano non perdono dallo scorso 16 febbraio, quando passò a sorpresa la rivelazione Osasuna. Ma giunti a questo punto del campionato è fondamentale, per rappresentare una vera insidia a una squadra che non ha ancora lasciato un punto per strada in questo mese, avere ancora degli obiettivi e l’Athletic per sua fortuna è ancora in piena corsa per un posto europeo.
L’incubo da evitare è quello di chiudere fuori dalle prime sette e perdere la finale di Copa del Rey con la Real Sociedad, uno scenario potenzialmente catastrofico vista l’importanza storica di questo derby in finale e l’esclusione dalle coppe supplementare. Al momento il settimo posto è occupato proprio dai rivali di sempre, distanti però solo due punti, ma anche un Getafe che ha ripreso singhiozzando questa Liga sembra alla portata per un sorpasso.
Però per dare credibilità a questa rincorsa servirà muovere la classifica in questo complicatissimo incontro con il Real di Zidane, la squadra più cresciuta durante la stagione tra quelle allenate dal francese. Capace di vincere i momenti difficili e di aggrapparsi all’enorme spessore tecnico e caratteriale delle sue stelle Ramos e Benzema, mai trascinatori come in questo mese nonostante una carriera d’eccellenza. Sarà una classicissima del calcio spagnolo, l’appuntamento più bello del weekend.