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Liga, la partita da non perdere: Alavés-Real Madrid

Nella sfida all’Alavés arriverà il momento di capire che ruolo deve recitare il Real Madrid in questa stagione: la squadra dominatrice della scorsa estate o quella in crisi dei mesi autunnali? Quest’anno le merengues si sono espresse in due modi totalmente opposti che hanno creato un enorme caos sulla valutazione della squadra.

Prima le grandi difficoltà di risultati, il rischio di eliminazione dalla Champions e la paura di rimanere tagliati fuori con largo anticipo dal campionato. Poi la grande ripresa, la qualificazione e la vittoria nel Derby, le otto vittorie consecutive arrivate giocando un calcio stellare.

Gennaio ha riportato tutto nella bufera, in piena linea con quanto accaduto in Spagna: i pari con Elche e Osasuna, le eliminazioni da Supercoppa di Spagna e Copa del Rey per mano di Athletic Bilbao e Alcoyano. Nuove difficoltà, nuovi dubbi: il corso Zidane è a rischio? Ed eventualmente basterebbe un cambio di panchina a guarire una squadra che ogni volta che scende in campo può recitare un copione opposto a quello della gara precedente?

Difficilissimo da dire, ma l’unica cosa certa è che contro l’Alavés passa gran parte della credibilità del Real in questa stagione. Con i mancati successi nei minori tornei nazionali, il rischio di chiudere l’anno senza titoli è forte e per questo bisogna tentare di tenere il più possibile la scia di un Atlético Madrid che in questo momento non sbaglia un colpo. I ragazzi di Simeone, anche se sarebbe meglio dire di Suárez, le vincono tutte, con le buone ma anche con le cattive (vedi il malizioso rigore conquistato dall’uruguaiano contro l’Eibar ieri sera), e i punti sono 7 ma potrebbero anche diventare 10 vista la giornata da recuperare.

Tutto passa da questa sfida con l’Alavés, esame obbligatorio per capire quanto e se Zidane abbia ancora il polso per gestire la situazione (probabilmente sì) e soprattutto se c’è la possibilità di cominciare a limare questo gap che rischia di essere davvero troppo pesante. Di fatto alla Champions mancano tre settimane e il momento delle scelte deve essere questo per evitare disastri alla Solari contro l’Ajax: capire dalla sfida di Vitoria Gasteiz se questo Real è autosufficiente per raggiungere i propri obiettivi o se ha bisogno di cambiare qualcosa, in un momento in cui si può cambiare anche più del solo allenatore. Una partita spartiacque della stagione, per conoscere il vero Real, ma anche per misurare il ruolo da guastafeste dell’Alavés. 

Simone Gamberini

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