C’è una squadra di Madrid che guida la classifica della Liga insieme a Barcellona e Real Sociedad, non si tratta incredibilmente né del Real Madrid né dell’Atletico, parliamo invece del Leganés che ha vinto le prime due partite del suo campionato con il medesimo risultato, 1-0. I due successi di misura certificano come la squadra bianco-blu non sia propriamente letale dal punto di vista offensivo mentre nella difesa della propria porta i ragazzi agli ordini di mister Garitano stanno svolgendo un lavoro egregio.
Continuando il discorso inerente alla fase difensiva, è stato fondamentale l’acquisto di un giocatore che qui in Italia conosciamo molto bene, Ezequiel Muñoz, dopo aver vestito le maglie di Palermo, Sampdoria e Genoa, è arrivato al Leganés per un corrispettivo di 2,5 milioni di euro che visto il rendimento di questo inizio di Liga del difensore argentino sembra proprio siano stati spesi bene. Da non sottovalutare però il fatto che al suo fianco gioca un colosso come Martin Mantovani che, oltre ad essere argentino come Muñoz, ha timbrato la sua 150esima presenza con il gol vittoria contro l’Espanyol. Il difensore centrale classe 1984 unisce eleganza e potenza fisica, due caratteristiche che, unite ad un carisma sconfinato, gli permettono di guidare al meglio una squadra che sembra aver trovato la giusta quadra per salvarsi con maggiore anticipo rispetto alla scorsa stagione.
Due pezzi molto importanti di questo Leganés sono sicuramente Javier Eraso e Ruben Perez, il primo, dopo aver giocato nella squadra di Madrid nella stagione 2014/2015, ha passato le ultime due temporadas all’ombra del San Mamés a Bilbao per poi ritornare al Leganés nel corso di questa estate. Eraso è un centrocampista centrale che unisce molto bene qualità e quantità, in questo Leganés sta riuscendo molto bene nel compito di fungere da frangiflutti davanti alla difesa, al suo fianco troviamo Ruben Perez che ha giocato 30 partite nella scorsa stagione con la maglia bianco-blu. I due centrali di centrocampo nel 4-2-3-1 di Garitano stanno dunque riuscendo ad erigere al meglio uno scudo davanti alla propria difesa non disdegnando l’impostazione del gioco.
Oltre ad avere giocatori di sostanza, il Leganés conta nel proprio 11 di partenza due giocatori che hanno il compito di spaccare le partite con le loro giocate e allo stesso tempo quello di servire al meglio l’unica punta Guerrero. Gabriel Appelt Pires cresce calcisticamente nella Juventus dove mette in mostra fin da giovanissimo qualità molto interessanti, fin dai primi anni della sua carriera il giovane brasiliano viene mandato in prestito in svariate squadre italiane e nell’estate del 2016, dopo aver già giocato un anno in prestito all’ombra del Butarque, viene ceduto in via definitiva alla squadra di Madrid. Al Leganés il ragazzo classe 1993 sembra aver acquisito la maturità giusta per confrontarsi con il campionato più spettacolare d’Europa. Con le sue giocate improvvise e la capacità di trovare sempre il giusto spazio in campo è diventato una pedina fondamentale nello scacchiere di Garitano che non può proprio fare a meno del lavoro tra le linee di Gabriel che da parte sua sembra aver trovato la giusta dimensione dove crescere giocando un gran bel numero di partite.
L’altro giocatore che riesce a risultare decisivo nel gioco offensivo del Leganés è Alexander Szymanowski, l’esterno d’attacco è alla sua terza stagione con la maglia bianco-blu. L’argentino classe 1988 è, al pari di Gabriel, un giocatore fondamentale per Garitano, Szymanowski riesce con il suo dribbling a spezzare le difese avversarie creando spesso superiorità numerica, ovviamente il Leganés non è una squadra che può permettersi di avere in rosa giocatori dal tasso tecnico elevatissimo, ma Alexander è sicuramente la punta di diamante di una squadra che non segna molti gol anche per la poca vena realizzativa dell’unica punta Guerrero. Proprio per questo motivo giocatori come Gabriel e Szymanowski risultano essere fondamentali nella creazione e nella finalizzazione delle occasioni da gol con Guerrero che aiuta i propri compagni lasciando spazi agli inserimenti dei centrocampisti o degli esterni.
La forza del Leganés è il gruppo, mancando un vero e proprio bomber che garantisce una quindicina di gol stagionali, i ragazzi di Garitano si muovono molto bene in campo cercando spesso gli inserimenti dei centrocampisti che risultano molto spesso decisivi nell’economia di una partita. Se uniamo questo ad una fase difensiva molto compatta e attenta ecco che questa squadra può seriamente regalarsi una stagione molto interessante con la salvezza che potrebbe essere raggiunta con qualche giornata di anticipo.
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